Linux nastro tar Lettura contenuto nastro tar -tf /dev/st0 >/var/www/backup/backupList.txt Estrae tar -xvvf foo.tar tar xvf (xvfz) /dev/fd0 xxxxx (dove xxxxx e' il file o i files che si vogliono estrarre) tar xvf /dev/st0 miofile NB per gli spazi si usa '\ ' il backslash seguito da spazio mt per visualizzare lo status dell'unità a nastro utilizzare: mt status cron Introduzione al servizio Scheduling di crontab Cron può essere fatto partire da rc o da rc.local e ritorna immediatamente al prompt, sicchè non c'é bisogno di lanciarlo in background. Cron ricerca il file /etc/crontab per le voci (le cosiddette "entry") di sistema e /var/spool/cron per le voci relative agli utenti che si trovano nel file /etc/passwd. Tutte le voci ritrovate sono caricate in memoria. Tutto ciò viene ripetuto ogni minuto appena cron "si sveglia" ed esegue diversi compiti: a) ricerca le voci ed esegue i programmi che sono stati schedulati. b) determina se il modtime (vale a dire la data e l'ora dell'ultima modifica) nella directory di cron è cambiato c) se il modtime nella directory cron è cambiato, cron ricerca tutti i file e ricarica i programmi che sono stati modificati. Poiché cron cerca le modifiche ogni minuto, non è necessario farlo ripartire quando sono stati effettuati dei cambiamenti (editati) nei file nella directory cron. Utilizzare crontab Il "cron daemon" legge il file "crontab"; ogni utente può avere la propria versione di questo file, orientata agli specifici compiti che si vogliono eseguire. I flag associati con le applicazioni crontab specificano quando aprire crontab per avere la lista o per rimuovere e modificare compiti. La sintassi per il programma crontab è la seguente: crontab [-u user] file crontab [-u user] -l -e -r Questi parametri indicano: -u questa opzione comunica al sistema il nome dell'utente che "possiede" il file. Se l'opzione -u è omessa, il sistema deduce per default che state usando il vostro crontab personale. Il comando switch user (su) può confondere il crontab, così se siete nello switch "su" assicuratevi di utilizzare l'opzione -u. -l questa opzione dice a crontab di elencare i file nello standard output, in poche parole visualizza il file. -e questa opzione dice a crontab di editare il file. Cron usa l'editor definito dalla variabile EDITOR o da VISUAL. Se nessuna di queste variabili è definita, parte in automatico l'editor "vi". Quando si esce dall'editor, è immediamente piazzato nella locazione corretta e viene aggiornato il campo data/ora. -r questa opzione rimuove il file crontab specificato, se nessun file viene specificato, rimuove il file crontab dell'utente. Voci in Crontab Solo 2 tipi di voci sono permesse nel crontab: i settaggi ambientali (Crontab Environmental settings) e i settaggi di comando (Crontab Command settings) a) Crontab Environmental settings I settaggi ambientali utilizzano la seguente forma: nome = valore Cron conosce già le diverse variabili ambientali. Per esempio, SHELL è settato a /bin/bash. Altre variabili ambientali, come LOGNAME e HOME, sono associate al possessore del file. SHELL e HOME posso essere sovrascritte nello script, mentre non è possibile farlo con LOGNAME. Se MAILTO è definito (e non è settato a " "), tale variabile è inserita in una riga nel file crontab, e spedisce ogni messaggio generato all'utente specificato in questo campo. La seguente riga mostra MAILTO settato ad uno specifico utente (luca): # spedisce tutti gli output all'utente *luca* (non importa chi è il proprietario di questo crontab) MAILTO=luca b) Crontab Command settings I settaggi comandi usano un formato standard: ogni riga inizia con cinque campi ora/data. Se è il crontab di sistema, il campo successivo è lo username associato con la voce. Il campo seguente sarà il comando da eseguire. Il comando verrà eseguito solo quando la data e l'ora corrente coincideranno con tutti i valori dei campi time/date del crontab. Nel paragrafo succ. vi è un esempio. I campi disponibili per la data e l'ora sono i seguenti: Campi | Valori ammessi ---------------- minuti | 0-59 ore | 0-23 giorno | 1-31 mese | 1-12 giorno della settimana | 0-7 (0 & 7 indicano la domenica) Questi campi possono anche contenere un asterisco (*) invece di un numero. Un asterisco indica che ogni possibile valore è ammesso. Dettagli La righe seguenti mostrano il /etc/crontab installato per default nella RedHat 6.2: SHELL=/bin/bash PATH=/sbin:/bin:/usr/sbin:/usr/bin MAILTO=root HOME=/ # run-parts 01 * * * * root run-parts /etc/cron.hourly 02 4 * * * root run-parts /etc/cron.daily 22 4 * * 0 root run-parts /etc/cron.weekly 42 4 1 * * root run-parts /etc/cron.monthly Avete notato come crontab chiama i quattro diversi eventi? Il primo è associato ad eventi orari (eseguiti nel primo minuto di ogni ora) Il secondo è associato ad eventi giornalieri (eseguiti alle ore 4:02 di ogni giorno) Il terzo è associato ad eventi settimanali (eseguiti alle 4:22 di ogni domenica) L'ultimo è associato ad eventi mensili (eseguiti alle 4:42 nel primo giorno di ogni mese). Permessi e divieti di accesso al servizio crontab Ci sono due file che abilitano la root (solo la root dovrebbe avere il permesso di editare o creare questi file) per autorizzare o vietare l'utilizzo dei servizi crontab agli utenti; essi sono: /etc/cron.allow -- Questo file in genere non esiste, lo dovete creare. Ogni voce che piazzerete in questo file coprirà quella inserita in /etc/cron.deny. Se il file /etc/cron.allow esiste, solo gli utenti specificati dentro posso usufruire del servizio crontab. /etc/cron.deny -- Questo file esiste per default. In esso, ci metterete lo username delle persone a cui vietate l'utilizzo del servizio crontab. rimontare una partizione in rw (aggiornamenti firewall) mount -o remount,rw / mount -o remount,ro / cygwin/x Connessione ad host (esempio nimba) per connettersi via ssh da cygwinx ad una macchina linux (es nimba) ssh -Y -l root nimba gestione utenti Creazione Utenti addusr Cambio password passwd (nomeutente) da utente root find Il comando find consente di selezionare un'ellenco di file in base a determinati criteri al esempio in base alla data di modifica. A tutti i file selezionati è inoltre concatenabile un comando. Ad esempio il seguente comando copia tutti i files con estensione *.txt in data ntecedente fino ad un massimo di due giorni fa dal direttorio corrente al direttorio /tmp Grand, we can now find files based on a subset of criteria. What would be even better is to apply some actions on those files. Action can be done with the use of /-exec/ switch. We can now find .avi file that are newer that 15 days, in this example, we are going to move those file to another location: /my/new/movies . I consider that this directory already exist on your system. Moving .avi files bigger than 700M and younger than 15 days to /my/new/movies can be done with: -a -size +700M indica tutti i file più grossi di 700 Mb -mtime -2 indica tutti i file in data odierna, iedi e l'altroieri find /home/sommaa -name '*.txt' -a -size +700M -mtime -15 -exec mv '{}' /tmp/ \; ATTENZIONE l'uso di *'{}'* e * \;* (c'e' uno spazio prima di \;). *'{}'* viene sostituito con il nome del file trovato (i nomi) mentre * \;* indica la terminazione della sintassi del comando exec scp Per copiare file da una macchina all'altra Con il comando scp è possibile trasferire files da una macchina ad un'altra via ssh. La sintassi è scp /tmp/IMAG* root@192.168.1.190:/tmp dove IMAG* sono i files che desidero copiare e root@192.168.1.190 indica l'utente e l'host di destinazione. Installazione server X Ora che avete aggiunto ed aggiornato le repository per etch siete pronti per installare il server X digitando: apt-get install xserver-xorg-core xorg Alla fine dell'installazione, vi verrà chiesto di ripondere ad alcune domande relative alla configurazione di X. Non preoccupatevi di ripondere ora, esattamente a tutte le domande, poichè, in caso di problemi, potrete sempre riconfigurare X in un secondo momento con il comando dpkg-reconfigure xserver-xorg. Installazione login manager Installato X, è ora il momento di decidere quale login manager installare. Le principali alternative sono: xdm, gdm e kdm. Sceglietene uno e procedete con l'installazione del login manager. - Se avete scelto gdm digitate: apt-get install gdm - Se avete scelto xdm digitate: apt-get install xdm - Se avete scelto kdm digitate: apt-get install kdm Installazione ambiente desktop Ora che avete installato X ed un login manager, è il momento di scegliere quale ambiente desktop volete utilizzare sulla vostra etch. Le principali alternative sono: GNOME, KDE, Xfce, FLUXBOX. Scegliete quello che preferite, e procedete con l'installazione. - Se decidete di installare GNOME digitate: apt-get install gnome In questo modo, verranno installati tutti i pacchetti per l'ambiende desktop gnome. Se invece volete una installazione minimale di gnome digitate: apt-get install gnome-core - Se decidete di installare KDE digitate: apt-get install kde In questo modo, verranno installati tutti i pacchetti per l'ambiende desktop Kde. Se invece volete una installazione minimale di Kde digitate: apt-get install kde-core - Se decidete di installare Xfce digitate: apt-get install xfce4 In questo modo, verranno installati tutti i pacchetti per l'ambiende desktop Xfce, che di default è già molto leggero. - Se decidete di installare FLUXBOX digitate: apt-get install fluxbox In questo modo, verranno installati tutti i pacchetti per l'ambiende desktop Fluxbox, che sicuramente è l'ambiente desktop più leggero disponibile. Riavvio e test installazione A questo punto, qualunque ambiente desktop avrete scelto, tutto è installato e configurato correttamente. Riavviate la vostra etch, e se l'installazione è andata a buon fine, troverete la schermata di login, dalla quale potrete entrare nel vostro ambiente desktop e gustarvi finalmente l'ultima release stable ufficiale del progetto Debian (Etch). Nel caso in cui, non parta X, non allarmatevi, e provate a riconfigurarlo con il comando: dpkg-reconfigure xserver-xorg Oppure se sapete quello che fate, aiutandovi con il log di X (/var/log/Xorg.0.log), modificate manualmente il file di configurazione di X (/etc/X11/xorg.conf). fonte: Perfavore,
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