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Release Trucchi Linux

Luca23d

Utente Guru
Autore del topic
1 Giugno 2008
11.211
80
Miglior risposta
0
Linux
nastro
tar

Lettura contenuto nastro

tar -tf /dev/st0 >/var/www/backup/backupList.txt

Estrae

tar -xvvf foo.tar

tar xvf (xvfz) /dev/fd0 xxxxx (dove xxxxx e' il file o i files che si vogliono estrarre)

tar xvf /dev/st0 miofile

NB per gli spazi si usa '\ ' il backslash seguito da spazio
mt

per visualizzare lo status dell'unità a nastro utilizzare:

mt status
cron


Introduzione al servizio Scheduling di crontab
Cron può essere fatto partire da rc o da rc.local e ritorna immediatamente al prompt, sicchè non c'é bisogno di lanciarlo in background.
Cron ricerca il file /etc/crontab per le voci (le cosiddette "entry") di sistema e /var/spool/cron per le voci relative agli utenti che si trovano nel file /etc/passwd.
Tutte le voci ritrovate sono caricate in memoria.
Tutto ciò viene ripetuto ogni minuto appena cron "si sveglia" ed esegue diversi compiti:
a) ricerca le voci ed esegue i programmi che sono stati schedulati.
b) determina se il modtime (vale a dire la data e l'ora dell'ultima modifica) nella directory di cron è cambiato
c) se il modtime nella directory cron è cambiato, cron ricerca tutti i file e ricarica i programmi che sono stati modificati.
Poiché cron cerca le modifiche ogni minuto, non è necessario farlo ripartire quando sono stati effettuati dei cambiamenti (editati) nei file nella directory cron.

Utilizzare crontab

Il "cron daemon" legge il file "crontab"; ogni utente può avere la propria versione di questo file, orientata agli specifici compiti che si vogliono eseguire. I flag associati con le applicazioni crontab specificano quando aprire crontab per avere la lista o per rimuovere e modificare compiti.
La sintassi per il programma crontab è la seguente:
crontab [-u user] file
crontab [-u user] -l -e -r
Questi parametri indicano:
-u questa opzione comunica al sistema il nome dell'utente che "possiede" il file. Se l'opzione -u è omessa, il sistema deduce per default che state usando il vostro crontab personale.
Il comando switch user (su) può confondere il crontab, così se siete nello switch "su" assicuratevi di utilizzare l'opzione -u.
-l questa opzione dice a crontab di elencare i file nello standard output, in poche parole visualizza il file.
-e questa opzione dice a crontab di editare il file. Cron usa l'editor definito dalla variabile EDITOR o da VISUAL. Se nessuna di queste variabili è definita, parte in automatico l'editor "vi". Quando si esce dall'editor, è immediamente piazzato nella locazione corretta e viene aggiornato il campo data/ora.
-r questa opzione rimuove il file crontab specificato, se nessun file viene specificato, rimuove il file crontab dell'utente.

Voci in Crontab
Solo 2 tipi di voci sono permesse nel crontab: i settaggi ambientali (Crontab Environmental settings) e i settaggi di comando (Crontab Command settings)

a) Crontab Environmental settings
I settaggi ambientali utilizzano la seguente forma:
nome = valore
Cron conosce già le diverse variabili ambientali. Per esempio, SHELL è settato a /bin/bash.
Altre variabili ambientali, come LOGNAME e HOME, sono associate al possessore del file. SHELL e HOME posso essere sovrascritte nello script, mentre non è possibile farlo con LOGNAME. Se MAILTO è definito (e non è settato a " "), tale variabile è inserita in una riga nel file crontab, e spedisce ogni messaggio generato all'utente specificato in questo campo.
La seguente riga mostra MAILTO settato ad uno specifico utente (luca): # spedisce tutti gli output all'utente *luca* (non importa chi è il proprietario di questo crontab)
MAILTO=luca

b) Crontab Command settings
I settaggi comandi usano un formato standard: ogni riga inizia con cinque campi ora/data. Se è il crontab di sistema, il campo successivo è lo username associato con la voce. Il campo seguente sarà il comando da eseguire. Il comando verrà eseguito solo quando la data e l'ora corrente coincideranno con tutti i valori dei campi time/date del crontab. Nel paragrafo succ. vi è un esempio.
I campi disponibili per la data e l'ora sono i seguenti:
Campi | Valori ammessi
----------------
minuti | 0-59
ore | 0-23
giorno | 1-31
mese | 1-12
giorno della settimana | 0-7 (0 & 7 indicano la domenica)

Questi campi possono anche contenere un asterisco (*) invece di un numero. Un asterisco indica che ogni possibile valore è ammesso.

Dettagli
La righe seguenti mostrano il /etc/crontab installato per default nella RedHat 6.2:
SHELL=/bin/bash
PATH=/sbin:/bin:/usr/sbin:/usr/bin
MAILTO=root
HOME=/

# run-parts
01 * * * * root run-parts /etc/cron.hourly
02 4 * * * root run-parts /etc/cron.daily
22 4 * * 0 root run-parts /etc/cron.weekly
42 4 1 * * root run-parts /etc/cron.monthly

Avete notato come crontab chiama i quattro diversi eventi?
Il primo è associato ad eventi orari (eseguiti nel primo minuto di ogni ora)
Il secondo è associato ad eventi giornalieri (eseguiti alle ore 4:02 di ogni giorno)
Il terzo è associato ad eventi settimanali (eseguiti alle 4:22 di ogni domenica)
L'ultimo è associato ad eventi mensili (eseguiti alle 4:42 nel primo giorno di ogni mese).

Permessi e divieti di accesso al servizio crontab
Ci sono due file che abilitano la root (solo la root dovrebbe avere il permesso di editare o creare questi file) per autorizzare o vietare l'utilizzo dei servizi crontab agli utenti; essi sono: /etc/cron.allow -- Questo file in genere non esiste, lo dovete creare. Ogni voce che piazzerete in questo file coprirà quella inserita in /etc/cron.deny. Se il file /etc/cron.allow esiste, solo gli utenti specificati dentro posso usufruire del servizio crontab.
/etc/cron.deny -- Questo file esiste per default. In esso, ci metterete lo username delle persone a cui vietate l'utilizzo del servizio crontab.
rimontare una partizione in rw (aggiornamenti firewall)

mount -o remount,rw /

mount -o remount,ro /
cygwin/x

Connessione ad host (esempio nimba)

per connettersi via ssh da cygwinx ad una macchina linux (es nimba)

ssh -Y -l root nimba
gestione utenti


Creazione Utenti
addusr

Cambio password
passwd (nomeutente) da utente root
find
Il comando find consente di selezionare un'ellenco di file in base a determinati criteri al esempio in base alla data di modifica. A tutti i file selezionati è inoltre concatenabile un comando.
Ad esempio il seguente comando copia tutti i files con estensione *.txt in data ntecedente fino ad un massimo di due giorni fa dal direttorio corrente al direttorio /tmp

Grand, we can now find files based on a subset of criteria. What would be even better is to apply some actions on those files. Action can be done with the use of /-exec/ switch.
We can now find .avi file that are newer that 15 days, in this example, we are going to move those file to another location: /my/new/movies . I consider that this directory already exist on your system.
Moving .avi files bigger than 700M and younger than 15 days to /my/new/movies can be done with:

-a -size +700M indica tutti i file più grossi di 700 Mb
-mtime -2 indica tutti i file in data odierna, iedi e l'altroieri

find /home/sommaa -name '*.txt' -a -size +700M -mtime -15 -exec mv '{}' /tmp/ \;

ATTENZIONE l'uso di *'{}'* e * \;* (c'e' uno spazio prima di \;).
*'{}'* viene sostituito con il nome del file trovato (i nomi) mentre * \;* indica la terminazione della sintassi del comando exec

scp


Per copiare file da una macchina all'altra Con il comando scp è possibile trasferire files da una macchina ad un'altra via ssh. La sintassi è

scp /tmp/IMAG* root@192.168.1.190:/tmp

dove IMAG* sono i files che desidero copiare e root@192.168.1.190 indica l'utente e l'host di destinazione.
Installazione server X

Ora che avete aggiunto ed aggiornato le repository per etch siete pronti per installare il server X digitando:

apt-get install xserver-xorg-core xorg

Alla fine dell'installazione, vi verrà chiesto di ripondere ad alcune domande relative alla configurazione di X. Non preoccupatevi di ripondere ora, esattamente a tutte le domande, poichè, in caso di problemi, potrete sempre riconfigurare X in un secondo momento con il comando dpkg-reconfigure xserver-xorg.
Installazione login manager

Installato X, è ora il momento di decidere quale login manager installare. Le principali alternative sono: xdm, gdm e kdm. Sceglietene uno e procedete con l'installazione del login manager.

- Se avete scelto gdm digitate:

apt-get install gdm

- Se avete scelto xdm digitate:

apt-get install xdm

- Se avete scelto kdm digitate:

apt-get install kdm

Installazione ambiente desktop

Ora che avete installato X ed un login manager, è il momento di scegliere quale ambiente desktop volete utilizzare sulla vostra etch. Le principali alternative sono: GNOME, KDE, Xfce, FLUXBOX. Scegliete quello che preferite, e procedete con l'installazione.

- Se decidete di installare GNOME digitate:

apt-get install gnome

In questo modo, verranno installati tutti i pacchetti per l'ambiende desktop gnome.

Se invece volete una installazione minimale di gnome digitate:

apt-get install gnome-core

- Se decidete di installare KDE digitate:

apt-get install kde

In questo modo, verranno installati tutti i pacchetti per l'ambiende desktop Kde.

Se invece volete una installazione minimale di Kde digitate:

apt-get install kde-core

- Se decidete di installare Xfce digitate:

apt-get install xfce4

In questo modo, verranno installati tutti i pacchetti per l'ambiende desktop Xfce, che di default è già molto leggero.

- Se decidete di installare FLUXBOX digitate:

apt-get install fluxbox

In questo modo, verranno installati tutti i pacchetti per l'ambiende desktop Fluxbox, che sicuramente è l'ambiente desktop più leggero disponibile.
Riavvio e test installazione

A questo punto, qualunque ambiente desktop avrete scelto, tutto è installato e configurato correttamente. Riavviate la vostra etch, e se l'installazione è andata a buon fine, troverete la schermata di login, dalla quale potrete entrare nel vostro ambiente desktop e gustarvi finalmente l'ultima release stable ufficiale del progetto Debian (Etch).

Nel caso in cui, non parta X, non allarmatevi, e provate a riconfigurarlo con il comando:

dpkg-reconfigure xserver-xorg

Oppure se sapete quello che fate, aiutandovi con il log di X (/var/log/Xorg.0.log), modificate manualmente il file di configurazione di X (/etc/X11/xorg.conf).

fonte:
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