La verità è che le amicizie, soprattutto nel calcio, e soprattutto se hai del talento, contano. Fortunato chi possiede entrambe le cose: fortuna e talento, indispensabili per poter sognare in grande. Proprio come Luca Scapuzzi, ventenne milanese, che dal sogno chiamato City non riesce proprio ad uscire. Un sogno iniziato quest'estate, una scommessa che il giovane ex Primavera del Milan sta vincendo assolutamente. La storia di Luca si avvicina, per certi versi, a quella di tanti prospetti (italiani e non) che alla fine possono dire di avercela fatta: 8 anni di pane e Milan (squadra di cui logicamente è tifoso), poi nel 2009 il passaggio al Portogruaro di Alessandro Calori. Il ragazzo esordisce subito in Lega Pro, ma non fà in tempo e mettersi in luce perchè il ginocchio fa crack e per lui è subito tempo di un lungo stop. Luca non si scoraggia, anche se il club veneto (che nel frattempo è salito in B per poi subito retrocedere) non lo conferma. Inizia l'estate 2011 e la vita del giovane Scapuzzi prende una piega diversa. Il ginocchio và meglio, tant è che Luca riprende a giocare in Sardegna, dove si trova in vacanza. Roberto Mancini lo conosce bene, sin dai tempi della Primavera del Milan, e lo vuole sempre con sè nelle partite di calcetto serali in Sardegna. Sarà, anche perchè Luca è molto amico di Filippo (il figlio di Mancini) che al padre ha sempre parlato un gran bene. Inizialmente il 'Mancio' gli consiglia un'avventura nel Leicester di Eriksson, poi capisce che il giovane Luca sarebbe perfetto per la squadra riserve del suo City. Scapuzzi non ci pensa un attimo, è già sull'aereo che lo porta oltremanica. Prima un contratto di prova, poi (giusto il tempo di segnare contro l'Airtricity in uno spezzone di partita di agosto) arriva la firma nero su bianco: Luca si trasferisce a Manchester per tre anni.
Un altro italiano dunque a fare compagnia a Mario Balotelli, un anno soltanto più grande ma già punto fermo della prima squadra. I due imparano a conoscersi, anche se è Nasri il punto di riferimento di Luca ancora spaesato dopo i primi giorni in Inghilterra. Gli italiani hanno sempre fatto bene d'altronde: negli ultimi anni poi sono davvero tanti i baby strappati a suon di sterline al nostro campionato, bravi a mettersi subito in mostra quando si presenta l'opportunità. E poi in Inghilterra ne vanno pazzi. Macheda prima, Borini poi, ora tocca a Scapuzzi, trequartista dal buon tocco di palla che si ispira al suo idolo Kakà. Mancini ci mette poco a testarlo sul serio. 26 ottobre 2011. Quale migliore occasione per provarlo, al fianco di gente come Dzeko, Johnson, Kolarov e Nasri, nel 11 titolare di scena a Wolverhampton per l'ottavo finale di Coppa di Lega. I Citizens ne fanno 5, Luca, schierato dal primo minuto con la casacca n.49, mette lo zampino in tre reti, siglandone una e vestendo i panni di uomo assist nelle altre due occasioni. La prima è andata dunque, i complimenti di Mancini arrivano puntuali a fine gara anche se Luca è pregato di non montarsi troppo la testa. Ora sotto con la squadra riserve, poi, chissà, il tecnico di Jesi potrebbe farlo esordire anche in Premier League, dedicandogli uno spezzone di gara. Non c'è fretta comunque, se consideriamo che Luca tre mesi fà era svincolato e con un ginocchio da rivedere, mentre ora fà parte di uno tra i club più prestigiosi d'Europa, e soprattutto uno tra i più facoltosi.
fonte: fantagazzetta
Un altro italiano dunque a fare compagnia a Mario Balotelli, un anno soltanto più grande ma già punto fermo della prima squadra. I due imparano a conoscersi, anche se è Nasri il punto di riferimento di Luca ancora spaesato dopo i primi giorni in Inghilterra. Gli italiani hanno sempre fatto bene d'altronde: negli ultimi anni poi sono davvero tanti i baby strappati a suon di sterline al nostro campionato, bravi a mettersi subito in mostra quando si presenta l'opportunità. E poi in Inghilterra ne vanno pazzi. Macheda prima, Borini poi, ora tocca a Scapuzzi, trequartista dal buon tocco di palla che si ispira al suo idolo Kakà. Mancini ci mette poco a testarlo sul serio. 26 ottobre 2011. Quale migliore occasione per provarlo, al fianco di gente come Dzeko, Johnson, Kolarov e Nasri, nel 11 titolare di scena a Wolverhampton per l'ottavo finale di Coppa di Lega. I Citizens ne fanno 5, Luca, schierato dal primo minuto con la casacca n.49, mette lo zampino in tre reti, siglandone una e vestendo i panni di uomo assist nelle altre due occasioni. La prima è andata dunque, i complimenti di Mancini arrivano puntuali a fine gara anche se Luca è pregato di non montarsi troppo la testa. Ora sotto con la squadra riserve, poi, chissà, il tecnico di Jesi potrebbe farlo esordire anche in Premier League, dedicandogli uno spezzone di gara. Non c'è fretta comunque, se consideriamo che Luca tre mesi fà era svincolato e con un ginocchio da rivedere, mentre ora fà parte di uno tra i club più prestigiosi d'Europa, e soprattutto uno tra i più facoltosi.
fonte: fantagazzetta
Un altro ragazzo talentuoso cresciuto in Italia