Info Un Pc con Windows 8 costerà più di un Apple? Allarme infondato

ebello

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22 Aprile 2007
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I tempi sono cambiati veramente. Una volta, i lanci di un nuovo Windows venivano annunciati, aspettati, preparati da media e partner hardware. Oggi, a quattro giorni dal lancio ufficiale di Windows 8, previsto per il 26 ottobre, Bill Gates si scomoda in una azione di incoraggiamento abbastanza evidente, i media ne hanno già svelato pregi e difetti da mesi ma, soprattutto, qualcuno tra i vendor hardware sente il bisogno di giocare il ruolo del piccolo Giuda, non tanto per ostacolarne l’eventuale successo ma, piuttosto, per mettere le mani avanti.



Secondo un articolo del Financial Times , riportato oggi da tutti, compresi noi de La Stampa , alcuni produttori hardware lanciano l’allarme: la spesa per un Pc potrebbe raggiungere, o anche superare, quella per un computer Apple. Sarebbe un traguardo storico, e anche plausibile. Ma concludere da questo assunto che l’eventuale successo di Windows 8 in azienda possa essere messo in discussione, ce ne passa, per almeno cinque motivi.



1. I produttori sostengono che molti dei computer portatili equipaggiati con Windows 8 saranno degli Ultrabook in telaio di alluminio e con schermo touch. E questo ne farà lievitare il prezzo. Niente di più vero, l’articolo riporta l’esempio dell’Acer S7 a 1400 dollari nella versione a 13,3 pollici, 200 dollari in più di un MacBook Air. Benissimo, ma quante aziende, in questo momento, pensano di sostituire tutto il parco di computer portatili con uno stock di ultrabook?



2. Bene che vada, sostiene sempre l’articolo, le aziende correranno a sostituire gli schermi Lcd dei computer da scrivania per soddisfare le caratteristiche touch di Windows 8: costo 100 euro a postazione. Anche qui, non si è mai vista un’azienda fare a gara per avere il massimo della tecnologia, e poi, quanto serve uno schermo touch a un impiegato?



3. Ancora, critiche sul prezzo del nuovo Surface, il tablet di casa Microsoft. 599 dollari con tastiera-custodia, stesso prezzo di un iPad Apple, ma senza custodia. Per principio, o per vizio, un prodotto Microsoft, con un accessorio utile e innovativo per giunta, deve costare meno di un equivalente Apple, perché? Perché se la componentistica sta vivendo un trend di omologazione mai visto prima? Stessi fornitori, stesse idee, perché, alla fine, gli utenti vogliono le stesse cose.



4. Anche se l’allarme prezzi è giustificato, non si può sostenere che le due piattaforme, in ambito aziendale, possano essere paragonabili. Windows è un ecosistema, fatto di software, hardware e servizi, ben radicato all’interno dell’azienda da anni, e per minarlo non basta certo un paragone sul prezzo dell’ultimo anello della catena, il Pc. Per minarlo ci vogliono investimenti nelle strutture commerciali, ci vuole una storia, ci vogliono contratti globali. Non basta una rivoluzione dal basso per vincere una guerra.



5. Infine, proprio in un momento economico come questo, non può avvenire ciò che storicamente è mai avvenuto. È impensabile che all’introduzione di una nuova piattaforma come Windows 8, per rivoluzionaria possa essere, ci sia una corsa alla sostituzione massiccia dell’hardware. Succederà, molto più presumibilmente, che le aziende introdurranno il nuovo sistema operativo in modo molto discreto, lo proveranno, lo integreranno nei sistemi esistenti, ne aggiorneranno la compatibilità di software e servizi. Ma di certo non si butteranno nell’acquisto di centinaia di Ultrabook o di schermi touch, e forse è questa l’eventualità che preoccupa i vendor “Giuda” di cui sopra.

Fonte: lastampa.it