Se questo studio fosse confermato la notizia sarebbe davvero inquitente. Sono state infatti osservate alterazioni nell'integrità della materia bianca in alcuni giocatori di calcio anche in assenza di commozione cerebrale o traumi subiti.
Il motivo? Potrebbero essere i colpi di testa durante il gioco oppure le rapide accelerazioni.
La ricerca del Brigham and Women's Hospital di Boston è stata pubblicata sulla rivista Journal of the American Medical Association. Si tratta del primo studio che indaga sulle alterazioni della materia bianca di calciatori professionisti.
Gli scienziati hanno osservato i cervelli di 12 calciatori con una tecnica di tensore di imaging ad alta risoluzione alla ricerca di alterazioni nell'architettura della materia bianca, che è la rete di comunicazione responsabile dei messaggi fra i neuroni della materia grigia del cervello.
"Abbiamo confrontato l'integrità della materia bianca dei calciatori con quella dei nuotatori", ha spiegato Inga Koerte, a capo del gruppo di ricerca. "Abbiamo scoperto cambiamenti cerebrali consistenti con quelli di pazienti che avevano ricevuto un lieve trauma alla testa, anche in assenza di diagnosi di trauma cranico".
Gli scienziati hanno coinvolto 12 calciatori professionisti tedeschi e 8 nuotatori professionisti, simili per quanto riguarda età e genere. Nello studio, la risonanza magnetica convenzionale non mostrava nessuna anomalia: questo, secondo i ricercatori, suggerisce l'importanza di utilizzare tecniche diagnostiche più raffinate, in questi contesti. Le alterazioni con la tecnica di tensori di imaging a alta risoluzione sono state osservate nella materia bianca del lobo frontale, del lobo occipitale e del lobo temporale dei calciatori, regioni deputate all'attenzione, ai processi visivi e alla memoria.
Secondo gli scienziati le cause sono ancora poco chiare, anche se le alterazioni potrebbero imputarsi ai traumi dovuti ai colpi di testa durante il gioco oppure alle rapide accelerazioni.
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