- 8 Luglio 2008
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Vigile ucciso, fermato uno dei due nomadi in Ungheria: voleva fuggire in Sudamerica
Svolta nelle indagini sul vigile investito e ucciso da un suv a Milano. Un fermo è stato eseguito nelle scorse ore a carico di uno dei due nomadi sospettati di essere gli autori dell'omicidio di Niccolò Savarino. Il fermo è stato eseguito in Ungheria, l'uomo si chiamerebbe Goico Jovanovic anche se sulla sua identità sono in corso accertamenti per via dei suoi numerosi alias.
Il fermo è stato eseguito dagli investigatori della Squadra Mobile di Milano nel Paese dell'Est dove il nomade si era recato riuscendo ad eludere le prime ricerche. L'uomo è ritenuto quello che stava alla guida del suv investitore e quindi quello con la posizione più grave dei due.
L'uomo fermato dalla polizia in Ungheria risulta essere un personaggio dall'ampio curriculum criminale. Al suo attivo, oltre che numerose truffe, vi sarebbero anche altri reati e svariate identità false.
Il nomade si trovava in località Kelebia, al confine tra l'Ungheria e la Serbia, dove voleva recarsi per poi fuggire in Sudamerica. Il mandato di cattura europeo spiccato contro di lui dalla Procura di Milano lo accusa di omicidio aggravato e resistenza a pubblico ufficiale.
Fonte: TGCOM24
Svolta nelle indagini sul vigile investito e ucciso da un suv a Milano. Un fermo è stato eseguito nelle scorse ore a carico di uno dei due nomadi sospettati di essere gli autori dell'omicidio di Niccolò Savarino. Il fermo è stato eseguito in Ungheria, l'uomo si chiamerebbe Goico Jovanovic anche se sulla sua identità sono in corso accertamenti per via dei suoi numerosi alias.
Il fermo è stato eseguito dagli investigatori della Squadra Mobile di Milano nel Paese dell'Est dove il nomade si era recato riuscendo ad eludere le prime ricerche. L'uomo è ritenuto quello che stava alla guida del suv investitore e quindi quello con la posizione più grave dei due.
L'uomo fermato dalla polizia in Ungheria risulta essere un personaggio dall'ampio curriculum criminale. Al suo attivo, oltre che numerose truffe, vi sarebbero anche altri reati e svariate identità false.
Il nomade si trovava in località Kelebia, al confine tra l'Ungheria e la Serbia, dove voleva recarsi per poi fuggire in Sudamerica. Il mandato di cattura europeo spiccato contro di lui dalla Procura di Milano lo accusa di omicidio aggravato e resistenza a pubblico ufficiale.
Fonte: TGCOM24