Release Violenti scontri in Egitto Morsi lascia il palazzo

Wade.

Utente Colossal
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9 Febbraio 2012
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IL CAIRO - Almeno due persone sono morte negli scontri di questa sera a palazzo presidenziale al Cairo. Si tratta di un attivista dei Fratelli musulmani e di una donna. Lo hanno riferito all'ANSA fonti della sicurezza.

Una persona e' in coma e quattordici sono rimaste ferite negli scontri fra pro e anti Morsi davanti al palazzo presidenziale al Cairo. Lo riferiscono fonti della sicurezza.

Sono in corso tafferugli e sassaiole tra oppositori e sostenitori del presidente egiziano. Si stanno contrapponendo migliaia di manifestanti da un lato e dall'altro.

La presidenza egiziana rispetta il diritto alle manifestazioni pacifiche e ha dato direttive alle forze dell'ordine di agire con moderazione. Lo ha detto il portavoce della presidenza egiziana Yasser Ali in una conferenza stampa. I manifestanti hanno richieste che "devono essere rispettate e delle quali occorre tenere conto". Lo ha detto il vicepresidente egiziano Mahmoud Mekki in una conferenza stampa nel giorno dell'ennesimo braccio di ferro in piazza tra anti e pro-Morsi.

"Il sangue versato questa sera a Ittahadeya annulla la legittimità del presidente". Lo ha detto il leader nasseriano Hamdin Sabbahi in una conferenza stampa con Mohamed el Baradei e Amr Mussa. Il presidente Mohamed Morsi è "responsabile della violenza di questa sera" e le opposizioni sono pronte al dialogo se ritira il suo decreto. Altrimenti "la battaglia continua, ha detto Mohamed el Baradei dopo una riunione del fronte di salvezza nazionale.

Uno dei consiglieri del presidente egiziano Mohamed Morsi, Seif Abdel Fatah, ha annunciato in diretta tv su Jazira Egitto le sue dimissioni per "i martiri caduti questa sera".

Il referendum costituzionale si terrà come previsto in Egitto il 15 dicembre perché le proteste "non risolvono le differenze". Lo ha detto il vicepresidente Mahmoud Mekki

I Fratelli musulmani e le "forze popolari" hanno fatto appello a manifestare oggi pomeriggio davanti al palazzo presidenziale di Mohamed Morsi per "proteggere la legittimita", dopo le "aggressioni" di ieri. Lo ha detto il portavoce della Confraternita, Mahmoud Ghozlan. La polizia ha sparato lacrimogeni sui manifestanti davanti al palazzo del presidente egiziano Mohamed Morsi mentre tentavano di scavalcare le barriere in filo spinato. Secondo alcune fonti ci sono decine di intossicati dai gas.

Il portavoce della Confraternita ha affermato in una dichiarazione che le "aggressioni sono state commesse da una sola parte, che ha pensato di poter scuotere la legittimità per imporre con la forza la sua opinione". "Questo spinge le forze popolari - ha sottolineato Ghozlan - a manifestare per mostrare che è il popolo egiziano che ha scelto questa legittimità. Se Dio lo vuole, il popolo egiziano sarà capace di proteggere la legittimità e di adottare la sua costituzione e di proteggere le sue istituzioni".

FRONTE SALVEZZA, TRE CONDIZIONI OPPOSIZIONE A MORSI Ritiro del decreto presidenziale che aumenta i poteri del capo dello stato, annullamento del referendum costituzionale del 15 dicembre e formazione di una nuova assemblea costituente che "rifletta tutte le categorie" della società egiziana. Sono queste le condizioni poste al presidente egiziano Mohamed Morsi dal fronte di salvezza nazionale, che raccoglie 18 movimenti di opposizione. "Se il presidente non risponde a queste richieste entro venerdì perderà la sua legittimita", afferma il Fronte.

CLINTON,DIALOGO TRASPARENTE TRA TUTTE LE PARTI - La necessità che in Egitto si realizzi un "dialogo trasparente" tra tutte le parti é stata espressa dal segretario di stato americano Hillary Clinton che ha sottolineato anche il bisogno che nel paese siano essere rispettati i diritti di tutti cittadini.



Fonte: Ansa