Vlad Alucard (dracula)

Spartan96

Utente Attivo
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9 Giugno 2009
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Allora ragazzi quest è quell ke ho trovat su Dracula nelle fonti storiche dalla mitika wikipedia
Nel suo capolavoro, Stoker compie una approfondita ricerca storica e folcloristica.

Folcloristica perché il mito del vampiro è vecchio quanto il mondo e le leggende sui succhiasangue e sui morti viventi sono antiche e terribili, alimentate dalla superstizione e spesso dall'ignoranza.

Storica perché Stoker decise di ambientare il romanzo in Transilvania, terra tra le più superstiziose d'Europa, dominata dal monarca Vlad III di Valacchia (2 novembre 1431-dicembre 1476). Questi fu Figlio di Vlad II, investito dell'Ordine del Dragone dall'imperatore Sigismondo di Lussemburgo, di cui derivò l'appellativo del figlio Draculea: figlio del Dragone (il termine 'drac' sta a significare anche 'demonio', pertanto Draculea può, a buona ragione, essere tradotto anche come 'figlio del demonio'). La figura di Vlad III, vissuto in un'epoca e in condizioni non certo facili, ha ereditato un'aura storica tutt'altro che lusinghiera, essendo divenuto famoso come il despota sanguinario Vlad Ţepeş, ovvero Vlad l'impalatore. Era questo, infatti, il supplizio, appreso durante la prigionia turca, che preferenzialmente infliggeva ai nemici.

Il tema del vampirismo fu affrontato già da Goethe nel 1797 nella sua ballata La sposa di Corinto (Die Braut von Korinth). Successivamente, nel 1819, su un periodico inglese (il New Monthly Magazine) venne pubblicato un racconto intitolato The Vampire, recante la firma di George Gordon Byron. In realtà il vero autore era John William Polidori, medico personale e intimo amico di Lord Byron, e l'idea del racconto aveva preso forma già nel 1816: nell'estate di quell'anno infatti Lord Byron ospitava a Villa Diodati (la sua villa sul Lago di Ginevra) Percy Bysshe Shelley, la sua futura moglie Mary Wollstonecraft Godwin e lo stesso John Polidori. La compagnia, costretta in casa dalla pioggia, si dilettava nel leggere storie tedesche di fantasmi, quando insieme decisero di scrivere ciascuno un racconto dell'orrore. Il maltempo non si protrasse a lungo, e gli unici a tener veramente fede al loro impegno furono Mary e Polidori: la prima col suo Frankenstein; il secondo dando vita al Vampire Lord Ruthven. Fu così che la figura di Lord Ruthven ispirò largamente il Dracula di Stoker, soprattutto per quanto riguarda l'aspetto fisico.

Tra le altre fonti letterarie, o comunque tra i romanzi che stilisticamente si avvicinano all'opera di Stoker e che pertanto potrebbero averlo influenzato nella scelta dello stile e del racconto, è da annoverare, innanzitutto La pietra di Luna di Wilkie Collins, raccontato, come Dracula, da un'alternarsi di narratori che vanno, vengono e ritornano a più riprese.

Il romanzo, poi, al pari del Frankenstein di Mary Shelley, si compone di passi tratti dai diari e dalle lettere dei protagonisti; sul fronte dei diari, comunque, non si può non dimenticare quella pietra miliare dell'horror che è Storia di Arthur Gordon Pym, del maestro del brivido Edgar Allan Poe, proprio per il pesante utilizzo che fa Stoker della narrazione per mezzo del diario. Le atmosfere, infine, richiamano l'Amleto di William Shakespeare, con i suoi complotti, l'aria oscura e gotica, i passaggi segreti e i misteri che ogni personaggio nasconde, e infine con il sacrificio di tanti innocenti alla causa del potere, della vendetta e del sangue, proprio come in Dracula.

La storia, come molte storie di altri autori, nasce da un incubo che Stoker ebbe dopo una scorpacciata di gamberi fatta in compagnia dello storico e amico ungherese Ármin Vámbéry, che lo guidò e lo aiutò durante la stesura, soprattutto nella descrizione dei luoghi, uno dei punti di forza del romanzo.

Come detto, la storia si svolge come raccolta di selezioni dai diari e dalle lettere dei protagonisti, componendo la vicenda un po' come Foscolo fece con il suo Jacopo Ortis: l'obiettivo era certamente quello di dare una parvenza di realtà alle vicende fantastiche che Stoker stava raccontando, proprio come Howard Phillips Lovecraft faceva nei suoi romanzi e racconti, nei quali venivano ritrovati antichi diari, vecchie pergamene e il tutto veniva ricostruito come se fosse un'inchiesta giornalistica.
fonte:
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Ecco da dove deriva il nome Dracula da "Alucard" Capovolto ke diventa "Dracula"
 
Ecco da dove deriva il nome Dracula da "Alucard" Capovolto ke diventa "Dracula"

Mica Solo "Alucard" Ha Avuto Questa Fantastica Idea ... Ad Esempio Anattup Leggilo All'Incontrario E Capirai Perchè Si Chiama Cosi Ah.. Grazie Per La Informazione
 
:emoji_relieved: Anattup ... Cmq potevi tagliare un pochino o ingrandire.. Non riuscivo a leggere nnt..
 
naaaah io nn ci credo anche se basterebbe un secchiello d'acqua per farlo fuori
 
cmq la verità sec me è che dracula esisteva veramente poi in seguito a lunghi anni di sofferenza avrà pensato :-Ma ke sto facendo?- e si è lasciato morire
 
il Conte Van Alucard era soltanto un soggetto che alla fine delle sue battaglie usava una stranza usanza, cioè faceva penetrare un palo appuntito nel sedere e lo faceva riuscire dalla bocca come un Kebab :emoji_relieved:. Poi Bren Stoker ( o come si scrive ) ci ha fantasticato su