Info Walt Disney La storia, Parte Uno.

Openis

Utente Attivo
Autore del topic
28 Marzo 2009
266
0
Miglior risposta
0
Oggi, mi sono accorto di un vecchio Libro di Topolino che avevo nel mio Porta Libri, e mi raccontava la storia di come è nata la Walt Disney. A voi la lettura: (Questo è un pezzo poi scriverò un'altro pezzo, grazie dell'attenzione)
disney_logo.jpg
Walt nacque a Chicago il 5 Dicembre 1901 da Elias Disney, un irlandese-canadese imprenditore e costruttore edile, e da Flora Call, di origine tedesco-americana. Walt ebbe tre fratelli e una sorella: Roy, Raymond, Herbet e Ruth.
fig-waltdisney.jpg
WALT​
Sono proprio io, Topolino, che ho l'incarico di accompagnare i miei amici attraverso le pagine di questa strenna completamente dedicata alle mie imprese. Questo graditissimo compito mi dà anche la possibilità di rivivere, con voi amici , i momenti più importanti della mia vita e quella di Walt. Incominciamo, quindi, subito. Ottobre 1928. Sullo schermo del Colony Theatre di New York si proietta il cartone animato STEAMBOAT WILLIE. Il pubblico, grande e piccino, lo accoglie con enorme entusiasmo e tributa al nuovo attore i più clamorosi applausi. Il suo nome è MICKEY MOUSE, il nome, e il suo creatore WALT DISNEY. Steamboat Willie fu il risultato di anni di fatiche, di illusioni e di disillusioni, ma ora Walt e i suoi collaboratori si sentivano felici, cominciavano ad assaporare l'emozione del successo e la vita poteva trascorrere più serena. Con il passare del giorni la mia popolarità andava sempre più aumentando, gli affari crescevano in proporzione e Walt poteva finalmente potenziare il suo Studio, tentare nuovi esperimenti per migliorare la produzione, aumentare il numero dei collaboratori, ampliare il settore delle ricerche e dell'animazione e l'archivio musicale. Ogni film richiedeva allora circa 15.000 immagini, o fotogrammi, e doveva essere realizzato, per motivi economici, in meno di sei mesi, mentre per un lungometraggio, come ad esempio LA SPADA NELLA ROCCIA, realizzato nel 1963, furono necessari oltre 250.000 immagini e quasi tre anni di intenso lavoro. Durante i primi anni vennero prodotti, dalle 22 persone che componevano lo Studio, 26 film. Un lavoro estenuante, ma dopo il successo di Streamboat Willie le cose mutarono sensibilmente in meglio. Io intanto continuavo a crescere, oltrepassavo i confini e il mare, gli amici aumentavano e aumentava la gioia di Walt. Ma occorreva dare ai cartoni animati ancora qualcosa di più. L'importanza del binomio sonoro-azione era indiscutibile, ma era indispensabile aggiungere anche il colore. Walt aveva in precedenza fatto parecchi studi in questo campo, ma tutte le volte aveva dovuto accantonare il progetto perché la produzione di una pellicola a colori costava tre volte di più di una pellicola in bianco e nero. La favorevole reazione del pubblico al mio primo cartone animato, e quindi un aumento di capitali, incoraggiarono Walt a tal punto che decise di affrontare una avventura: la creazione delle SILLY SYMPHONIES. Mentre in quel momento io rappresentavo per Walt un prodotto di stretta necessità economica, le Silly Simphonies rappresentavano la realizzazione di un sogno lungamente accarezzato. La prima Silly Symphonies fu LA DANZA DEGLI SCHELETRI (The Skeleton Dance), una fantasia gaio-demoniaca sullo sfondo musicale della Danse Macabre di Saint Saëns. Tutti, Walt compreso, rimasero un poco delusi della realizzazione, ma l'accoglienza del pubblico del Carthay Circle Theatre di Los Angeles fu ottima. D'altronde Walt era profondamente convinto che i cartoni animati avessero delle possibilità illimitate e potessero rappresentare un formidabile mezzo per esprimere la propria fantasia. "Non possiamo fermarci - diceva - dobbiamo continuare a costruire." E continuò a costruire per anni ancora, finché uscì dagli Studi uno dei suoi capolavori: BIANCANEVE E I SETTE NANI, il primo lungometraggio a colori, che ottenne un successo senza precedenti. Tre anni più tardi, nel 1940, sugli schermi di tutto il mondo apparve un altro eccezionale cartone animato: FANTASIA, in cui Walt riuscì a trasformare in immagini visive di indubbia bellezza e suggestività alcuni capolavori di musica classica. Il concerto sinfonico, diretto da Leopold Stokowski con l'orchesta di Filadelfia, comprendeva otto sequenza animate:

TOCCATA E FUGA IN RE MINORE di Bach (musica astratta proiettata in immagini astratte)
SUITE DALLO SCHIACCIANOCI di Ciaikovsky (balletto in sei scene, danza di piante e fiori)
L'APPRENDISTA STREGONE di Dukas (Topolino e le scope magiche)
LA PRIMAVERA di Stravinskij (formazione del mondo fino alla estinzione dei dinosauri)
LA PASTORALE di Beethoven (danze di fauni e di centauri e volo di Pegaso)
LA DANZA DELLE ORE di Ponchielli(balletto di struzzi, elefanti, ippopotami e coccodrilli)
UNA NOTTE SUL MONTE CALVO di Mussorgski (danza di spiriti, di streghe e di demoni)
AVE MARIA di Schubert (processione di adoranti in una foresta simile a cattedrale)
Sopravvenne la seconda guerra mondiale e gli Studi Disney diedero il loro pieno contributo e appoggio per risollevare il morale dei civili e dei militari. Sugli aerei, sulle navi-ospedale, sulle autoambulanze, sui mezzi da sbarco sparsi in tutto il mondo si poteva scorgere, dipinto a vivaci colori, la sagoma inconfondibile di un personaggio della mia "Banda". Era la cosidetta "mascotte" che infondeva a tutti il buonumore, la fiducia il calore familiare. E vi fu anche un giorno fatidico nella storia dell'umanità: quello dello sbarco delle truppe alleate in Normandia. I bollettini trasmessi dal fronte rivelarono che un corpo di combattenti aveva usato, come parola d'ordine in quello storico giorno, il nome di un personaggio ormai tanto caro e tanto vivo: MICKEY MOUSE, il mio nome. Poi la lunga guerra ebbe termine e gli Studi Disney ripresero lentamente, faticosamente il normale ritmo febbrile. Comincia da questo momento la lunga, fortunata serie dei lungometraggi, dei film ad azione vivente e dei grandi documentari sulla natura, stupenda testimonianza dell'infinito amore di Walt per gli animali. I più esperti operatori scientifici d'America lavorarono per anni in stretta collaborazione con i tecnici e gli artisti dello Studio per dar vita a questo prezioso strumento scientifico, artistico e didattico. Tutti i Paesi del mondo tributarono a questi gradi documentari i più alti riconoscimenti. Un dato interessante e curioso: fino ad oggi l'opera della Walt Disney ha ottenuto 76 premi "Oscar" e, di questi, ben 32 sono stati vinti personalmente da Walt. Lasciamo da parte per un momenti i nostri pensieri e le nostre preoccupazioni e prepariamoci a fare un viaggio. Si va in California, a Disneyland, il regno magico di Walt Disney. "Questa città non sarà mai completata del tutto: continuerà a crescere, a espandersi, a produrre cose nuove fin tanto che vi sarà immaginazione nel mondo" - affermò Disney il giorno dell'inaugurazione, il 17 luglio 1955. Infatti ogni giorno, ogni mese, ogni anno Disneyland si impreziosisce di nuovi elementi. E nuovi parchi si sono aggiunti nel corso degli anni: Walt Disney World, aperto nel 1971 in Florida: Tokyo Disneyland, inaugurato nel 1983 e Disneyland Paris nel 1992; fino all'ultimo nato. Disney Animal Kingdom, recentemente inaugurato in Florida e interamente dedicato al mondo degli animali. Presidenti, re, regine, grandi uomini, bambini e adulti di tutte le età e di tutti i paesi: centinaia di milioni di persone hanno varcato fino a oggi i cancelli di queste città di sogno che possono essere considerate come l'esaltazione della fantasia e dell'ingegno umano. Non riusciremo certamente mai a definire se queste straordinarie località vengono concepite per deliziare i giovani o gli adulti: sono un'immenso, magnifico gioco in cui l'opera dell'artigiano sconfina molto spesso in quella dell'artista, in cui il prodotto approssimato sfocia in quello scientifico, l'imperfetto nel perfetto. Indubbiamente però sono il prodotto di alcuni uomini della loro fertile creatività e immensa immaginazione. Tutto ciò rappresenta l'eredità della fantasia di Walt. La sua creazione, che è poi la stessa di un Andersen, di un Grimm e di un Esopo, ha un valore universale e continuerà a popolare i sogni di tutti i ragazzi e il pensiero di quelli che hanno ancora il cuore da ragazzo. Questo libro io lo dedico a tutti coloro che hanno amato, amano e in futuro ameranno me, le mie avventure e quelle di tutti i personaggi di Walt: a tutti gli uomini del mondo - piccoli e grandi - con la certezza di essere riamato da loro.​
 
Ultima modifica: