Trailer:
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Piattaforma:
PC, Ps3 & X360
Uscita:
Ottobre 2011.
Informazioni:
Evoluzione
Dove infatti i ragazzi italiani hanno lavorato di più è sul modello di guida, cercando di limare quell’”effetto pendolo” che caratterizzava la guidabilità e migliorando la simulazione della fisica. Dopo diverse ore di prova su tutti i terreni disponibili il verdetto è decisamente positivo: un buon numero di tappe singole, disputate su terreni e con mezzi differenti, ci hanno permesso di ottenere un buon quadro della situazione. Seppur ereditando le buone basi dal predecessore, il modello di guida risulta nettamente migliorato, grazie ad una decisa sensazione di “peso” dei veicoli, decisamente troppo “leggeri” nella precedente iterazione. A questo si aggiunge una migliore risposta ai differenti tipi di terreno ed agli urti, grazie ad una completa revisione del motore di simulazione della fisica. Come sempre, i settaggi concedono un ampio margine per semplificare l’esperienza, grazie agli immancabili aiuti ed all’impostazione separata per l’intelligenza artificiale avversaria; tuttavia WRC 2 punta ancora una volta ad offrire una simulazione senza compromessi, dedicata a chi desidera vivere un’esperienza quanto più vicina possibile al vero Rally. A questo proposito torna ancora una volta molto utile la Scuola Rally, una serie di prove divise per categoria, ottime per familiarizzare con i molti concetti alla base della specialità, così da ammorbidire l’impatto con le competizioni vere e proprie, che per i nuovi arrivati potrebbe essere notevole.
A questi ultimi farà senza dubbio piacere l’introduzione di una funzione di flashback simile a quella sperimentata in DiRT (ed altri titoli Codemasters), in grado di “riavvolgere” gli ultimi secondi di gara e ripartire dal punto desiderato: naturalmente l’attivazione o meno di questa facilitazione sarà a totale discrezione del giocatore, e del tutto esclusa ai livelli di difficoltà più elevati.
Carriera
Oltre a lavorare sotto il cofano, i ragazzi di Black Bean e Milestone hanno messo mano anche alla carriera, occupandosi di integrare alcune interessanti soluzioni, in parte ereditate dall’esperienza motociclistica, il tutto al fine di rendere la progressione più interessante e longeva. La prima è la figura dell’ingegnere: dopo aver accumulato sufficiente fama a denaro potrete assumerne uno (circa mezz’ora di gioco sarà sufficiente) e metterlo immediatamente al lavoro sulla ricerca. Quest’ultima potrà essere orientata verso un particolare apparato del mezzo, dai freni alla trasmissione, e richiederà qualche settimana per essere completata (corrispondenti ad altrettanti eventi segnati sul calendario): una volta conclusa, il pezzo scelto mostrerà netti miglioramenti, permettendo così una crescita “mirata” dell’auto e delle sue caratteristiche. In maniera simile potrete gestire l’aspetto del marketing, come sempre selezionando i contratti più convenienti offerti dagli sponsor.
Gli aspetti manageriali della carriera risultano meglio amalgamati di quanto visto nel precedente capitolo, concedendo qualche piacevole divagazione dalla pura guida, senza contare un controllo più completa della propria crescita come pilota.
L’offerta di competizioni proposta dalla carriera, già molto ricca in passato, è stata ulteriormente ampliata, così da rendere il progresso più vario: l’introduzione più interessante risulta senza dubbio quella degli SSS (Super Special Stages), competizioni realmente esistenti dove due piloti si confrontano in un “testa a testa” su circuiti speculari.
Fonte: S.G.