Questa volta Microsoft dovrà per forza intervenire sulla questione, visto che le proteste di una gamer, che ha raccontato il fattaccio su Tumbrl con tanto di screenshot annessi e connessi, hanno fatto il giro del web. La vicenda è piuttosto complicata e la dice lunga sull’onestà della compagnia, che un mese e mezzo fa assicurò ai suoi consumatori che il suo portale era al riparo da qualsiasi fastidiosissimo attacco hacker. E le cose andranno sempre peggio, carissimi, dopo che gli Anonymous hanno scoperto che solo in teoria Sony, Microsoft e Nintendo hanno provveduto a ritirare il loro appoggio a SOPA. Ma veniamo al dunque: ci sarà modo di parlare del progetto di legge americano nei prossimi articoli.
Un po’ di tempo fa la ragazza si vide sottrarre dal suo account oltre duecento dollari per l’acquisto di 10mila Microsoft Point e un Gold Family Pack. Lo stesso giorno cercò di entrare nel suo account ma non ci riuscì: qualcuno era stato capace di entrare senza che lei se ne accorgesse. Contattò subito Microsoft e dopo poco tempo riebbe i soldi rubati e, soprattutto, il suo ‘amato’ spazio personale.
Ma la storia non ha un lieto fine, no no. Lo stesso account, infatti, è stato trafugato per l’ennesima volta, ma, udite udite, in questo caso, nessuno è riuscito a risolvere il problema: alla ragazza non sono stati risarciti i soldi rubati, ben 120 dollari, e l’account è ancora inaccessibile; questo perché l’assistenza continua a darle contatti di persone diverse che, a loro volta, la invitano a rivolgersi ad altri settori: un disastro, insomma.
Fonte: Games4all