ROMA - Rapina ieri sera nella villa di Sergio Zavoli a Monte Porzio Catone, vicino a Roma. I rapinatori, almeno quattro con il volto coperto e armati di pistola, sono entrati nell'abitazione ed hanno minacciato e picchiato il giornalista che poi è stato rinchiuso in una stanza insieme ad alcuni domestici. I rapinatori hanno portato via una cassaforte.
Sulla vicenda indagano i carabinieri di Frascati e il Ris che sta eseguendo i rilievi. Il bottino della rapina non è stato ancora quantificato. Zavoli è stato soccorso e portato in ospedale, dove è stato medicato per ferite lievi.
"SONO SCIOCCATO, HO AVUTO PAURA" «Sono scioccato, ho avuto molta paura». Sono le parole che il giornalista Sergio Zavoli ha detto al telefono al sindaco di Ponte Porzio Catone Luciano Gori raccontando della rapina subita ieri sera. «Ci conosciamo da tanti anni - ha spiegato il sindaco - siamo anche amici di famiglia e stamani l'ho chiamato per esprimergli la mia solidarietà e quella dell'Amministrazione comunale. Mi ha detto che ora era a casa sotto controllo medico».
Zavoli, 89 anni, vive da 40 anni, dagli anni '70, nella sua villa a Ponte Porzio Catone, comune alle porte di Roma con 9.000 abitanti. «Nella villa, molto isolata, c'è un parco molto ben curato - spiega il sindaco - la sua abitazione dista circa due chilometri dal centro storico ed è vicina all'autostrada del Sole. A quanto so la moglie e la figlia ieri sera erano in viaggio e lui era con i collaboratori domesticì».
Nel piccolo comune si sono verificate altre rapine «ma mai - sottolinea Gori - con tale efferatezza, scatenata probabilmente proprio dalla notorietà del personaggio». A Monte Porzio Catone fino all'anno scorso vivevano l'ex ministro dei lavori pubblici Willer Bordon e Fabio Forattini, il 52/enne figlio del vignettista Giorgio Forattini, trovato morto proprio nella sua abitazione nel comune vicino a Roma.
EMATOMA AL VOLTO, MA STA BENE «Stanotte sono rimasto in ospedale, ora sono a casa». Lo dice il senatore Sergio Zavoli, presidente della commissione di Vigilanza Rai, aggredito ieri sera da alcuni rapinatori nella sua villa di Monteporzio Catone. Passato lo spavento, Zavoli - si apprende dai suoi collaboratori - ha un ematoma al volto ed è sotto controllo medico, ma sta bene.
"TI UCCIDIAMO" «Ti ammazziamo» e poi le botte. Ore da incubo per Sergio Zavoli in balia dei rapinatori ieri sera nella sua villa alle porte di Roma. Gli hanno puntato la pistola contro minacciando di ucciderlo se non avesse indicato il posto della cassaforte. Secondo le ricostruzioni, gli sarebbe stata imposta la tortura della roulette russa (cliccare sul grilletto quando nel tamburo c'è una pallottola sola).
Al suo primo rifiuto il giornalista è stato colpito al volto, forse con il calcio dell'arma. Secondo una prima stima, il bottino è di circa 20mila euro. Le telecamere di sorveglianza all'interno della villa di Zavoli non avrebbero registrato l'episodio dell'aggressione e della rapina di ieri sera. Durante la fuga i ladri hanno perso alcuni degli oggetti portati via, come orologi e gioielli. I rapinatori sarebbero entrati da una porta secondaria dell'abitazione. Le indagini sono affidate ai carabinieri di Frascati, supportati dal nucleo investigativo di via In Selci e dei Ris per i rilievi e del reparto crimini violenti del Ros.
AVEVANO ACCENTO DELL'EST «Quei rapinatori avevano l'accento di cittadini dell'Est Europa e il volto coperto dal cappuccio». È quanto ha riferito Sergio Zavoli, assieme ad altre due vittime, agli investigatori dopo la rapina nella villa del giornalista ieri sera intorno alle 19 e 30 vicino Roma.
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