Alieni svelati da un hacker?

habbopazzo

Utente Medio
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2 Luglio 2007
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Ci andava un pirata informatico per svelare al mondo intero che gli alieni esistono per davvero. Un hacker britannico, un certo Gary McKinnon, avrebbe dichiarato di esser riuscito ad entrare nella rete di computer della Nasa. Un’impresa titanica. Qui avrebbe trovato le prove inconfutabili dell’esistenza degli extraterrestri. “Hanno la chiave per un’energia inesauribile e molte foto di astronavi molte le conservano negli archivi, altre le cancellano per nascondere la verità”. Queste le sue prime dichiarazioni alla stampa. E mentre il governo britannico si affanna a dimostrare il contrario, molti si chiedono chi tra il governo e l’hacker mente e chi dice la verità.


Secondo voi è vero?
 
per me e vero O.o ma e un mostro se e entrato nei computer della nasa
 
Beh.... davvero tosta come cosa entrare nei Computer della NASA !

Comunque AIREK accorcia la tua FIRMA ! E' Troppo lunga ! Accorciala o ti do infraazione !
 
A me sembra un po' impossibile :emoji_relieved:
La nasa è 100 volte avanti agli hacker...

E se esistesse al mondo un hacker così bravo di certo a quest'ora ci lavorerebbe alla NASA... non starebbe lì a tentare di spiarla :emoji_relieved:
 
Da quello che ho sentito dire un po di tempo fa degli hacker sono riusciti ad entrare nella nasa e uno è un ragazzo di 16 anni .

ecco una notizia :

16anni entra alla NASA, dalla rete naturalmente
Dopo l'esercito e il Pentagono, gli hacker a caccia di fama puntavano ai server della NASA, la cui sicurezza è famosa. Nel 1999 un giovane hacker, nickname "c0mrade", alias Johnatan James, riuscì nell'impresa, a soli sedici anni.Tra il 29 e il 30 di giugno questo giovane pirata portò lo scompiglio tra i server della NASA, con un semplice Pentium. Ottenne l'accesso violando la password di un server dell'Agenzia Governativa dell'Alabama. Una volta dentro, era libero di muoversi all'interno della rete, e di sottrarre molti documenti, compreso il codice sorgente della Stazione Spaziale Internazionale.

FONTE : gabste.blogspot.com

Per quanto riguarda la storia dell'Hacker e dell'ufo x me è vero al 50% ... :P
 
a 16 anni questo riesce ad entrare nella nasa? huh ne deve aver fatta di strada! shifty
 
raggionate se quelli della nasa metterebbero quei documenti a portata di tutti sai ke bordello ke succederebbe perciò loro tengono nascosta sta roba....Io la vedo così
 
Glu ufo esistono..

[cat=testimonianze]
Guardate un Ufo!... macchè! è Santa Klaus

Quante "verità" conoscete sullo sbarco dell'uomo sulla Luna?
io ne conosco 3... la prima è quella che scritta nei libri di scuola...la seconda afferma che l'allunaggio del 1969 è tutta una messa in scena girata in uno studio con tanto di scenografia ed effetti speciali...la terza è quella che vi riporto qui di seguito con tanto di prove scritte ( anche audio per chi volesse ascoltarle) e testimonianze reali.


Allunaggio dell'Apollo 11 (20/7/1969)
La voce degli astronauti e le risposte dalla base di Houston registrate da radioamatori.

TESTO DELLA CONVERSAZIONE:

Astronauta 1: Ma cos'è quello?
Astronauta 2: Avete una spiegazione?
Houston: Non vi preoccupate, attenetevi al programma!
Astronauta 1: Mio Dio, ma è incredibile, questo è fantastico, non lo potreste mai immaginare!
Houston: Sappiamo di questo, andate dall'altra parte!
Astronauta 1: Ma che diavolo è quello? è incredibile ...... Dio ... ma cos'è allora, me lo dite?
Houston: Cambiate frequenza, usate Tango, Tango!
Astronauta 1: C'è una specie di luce lì.
Houston: Cambia frequenza.
Houston: Usa Bravo Tango, Bravo Tango, scegli Jezebel, Jezebel!
Astronauta: ......sì ..... ma tutto questo è incredibile!
Houston: Passa su Bravo Tango, Bravo Tango

APOLLO 11 - 20/7/1969 (allunaggio)
"Poco prima che Neil Armstrong mettesse piede sulla Luna, due UFO gli passarono sulla testa e il suo compagno Buzz Aldrin scattò molte istantanee che li ritraevano" (Maurice Chatelain).


In base ai resoconti, sia Neil Armstrong che Edwin "Buzz" Aldrin videro un UFO poco dopo il loro storico allunaggio con l’Apollo 11, il 21 Luglio 1969. Ricordo di aver sentito uno di loro riferirsi ad una "luce" sopra un cratere durante la trasmissione televisiva, con il Controllo Missione che richiedeva ulteriori informazioni. Non si sentì niente altro. Secondo un ex impiegato della NASA, Otto Binder, alcuni radioamatori, con le loro stazioni riceventi in VHF, che aggiravano i ripetitori televisivi della NASA, raccolsero il seguente scambio:
NASA: "Cosa c'e' lì Controllo Missione chiama Apollo 11."
Apollo 11: "Questi 'babies' sono enormi signore! smisurati! Oh mio Dio! Non ci credereste Vi dico che ci sono altre astronavi là allineate sul bordo più lontano del cratere! Sono sulla luna e ci osservano"!


Secondo 1'astronauta della NASA Neil Armstrong, gli alieni hanno una base sulla Luna, e ci hanno detto a chiare lettere di andarcene e star lontani.
Un certo. professore, che desiderava rimanere anonimo, intavolò una discussione con Neil Armstrong durante un simposio della NASA.
Professore: "Cos'è successo veramente lassù con 1'Apollo 11?"
Armstrong: "Fu incredibile. Naturalmente, tutti sapevamo che c'era una possibilità, il fatto è che ci hanno intimato di starcene lontani! (gli alieni) Da allora non ci fu più alcuna questione a proposito di stazioni spaziali o città lunari.
Professore: "Cosa intende con 'intimato di starcene lontani'?"
Armstrong: Non posso entrare nei dettagli, eccetto che per dire che le loro navi erano molto superiori alle nostre, sia in dimensioni che in tecnologia. Ragazzi, erano grosse e minacciose! No, non se ne parla nemmeno di una stazione spaziale."
Professore: Ma la NASA effettuò altre missioni dopo Apollo 11?"
Armstrong: "Naturalmente, la NASA aveva l’incarico a quel tempo, e non poteva rischiare il panico sulla Terra. Ma in realtà fu un veloce scoop e a casa di nuovo."


Secondo il Dott. Vladimir Azhazha:
"Neil Armstrong ritrasmise il messaggio al Controllo Missione, che due grandi oggetti misteriosi li stavano osservando dopo essere atterrati nei pressi del modulo lunare. Ma questa trasmissione non fu mai sentita dal grande pubblico, perché la NASA la censurò.

Secondo il Dott. Aleksandr Kasantev, Buzz Aldrin riprese un filmato a colori degli UFO dall'interno del modulo,e continuo'a filmarli dopo che lui ed Armstrong furono usciti.
Armstrong ha confermato che la storia era vera, ma rifiutò di entrare in maggiori dettagli, oltre ad ammettere che dietro l'insabbiamento c'era la CIA.

Bè, per me bastano queste prove per crederci... ma lo sò che tu "lettore" non hai creduto nemmeno ad una parola scritta qui sopra!eheh
Ma eccoti queste 2 belle ciliegine:



Buzz Aldrin, in occasione del venticinquesimo anniversario dello sbarco sulla Luna, ha dichiarato, alla presenza di Neil Armstrong, nel corso di una cerimonia celebrativa in Italia:
"...un UFO c'era con noi... Poco dopo aver lasciato il campo gravitazionale della Terra diretti alla Luna, tutti e tre, Neil Armstrong, Mike Collins ed io, vedemmo apparire sull'oblò un oggetto luminoso che ci seguiva a distanza... Ne informammo Houston, la base. Pensammo che fosse l'ultimo stadio del Saturno 5, il missile che ci aveva lanciato, ma i conti non tornavano. Non poteva essere neppure la sonda robot lanciata dai sovietici per batterci almeno simbolicamente nella corsa alla Luna, perché era più avanti di noi. Che cos'era? Non lo so, non lo scoprimmo mai. L'oggetto ci accompagnò per molte ore e poi scomparve..."
("La Stampa" - 24/07/1994)


Edward Buzz Aldrin: "Eravamo sulla Luna scortati da un Ufo"
dichiarazione del 26.07.2006
(Testo tratto da "La Stampa")
...Trentasette anni fa, esattamente in questi giorni, milioni di persone in tutto il mondo affollavano i bar per seguire da preistoriche tv in bianco e nero l'avventura dell'Apollo 11, la capsula che avrebbe portato l'uomo sulla Luna.
Coperte dalle voci dei commentatori, si udivano sullo sfondo le incomprensibili comunicazioni tra la base di Houston e i tre astronauti nella navicella: Neil Armstrong, Edward Buzz Aldrin e Michael Collins.
Due frasi, scambiate il 19 luglio, poco prima dello sbarco, erano sembrate a tutti i tecnici che seguivano la missione una normale richiesta di informazioni, ma nascondevano un segreto che Aldrin ha rivelato solo adesso: l'Apollo 11 non era solo nello spazio.
L'equipaggio chiese alla base dove si trovasse rispetto a loro l'S-IVB, il terzo modulo del razzo che li aveva spinti verso la Luna. Dopo qualche minuto, Houston rispose che si trovava a 6000 miglia nautiche, circa 11 mila chilometri. Non poteva dunque essere quello - ha rivelato Aldrin - il grande oggetto che vedevamo dall'oblò ad una certa distanza da noi. Era a forma di anello e si muoveva ad ellissi. Collins decise di guardarlo meglio con un cannocchiale, non era sicuramente il nostro razzo.
I tre astronauti decisero di non comunicare altro alla base, e di parlarne solo al loro ritorno in un briefing riservato.
"Che cosa potevamo fare? - ha spiegato Aldrin - Dovevamo metterci a gridare? ragazzi, c'è qualcosa che si muove qui di fianco, avete idea di che cosa possa essere??
Molta gente ascoltava le comunicazioni tra noi e Houston, gente di tutti i tipi. Temevamo che qualcuno potesse chiedere di annullare la missione, a causa di una minaccia aliena o per qualunque altra stupida ragione.
Così decidemmo solo di informarci per precauzione su dove si trovasse l'S-IVB."


Allora che ne pensate?
Sò già cosa ti stai domandando, caro "lettore":
Ma cosa c'entra in tutto questo il titolo del post?
Eccotelo spiegato!eheh

Maurice Chatelain della NASA
Nel 1979 Maurice Chatelain, responsabile del Sistema di Comunicazioni della NASA confermò che Armstrong aveva veramente detto di aver visto degli UFO sul bordo di quel cratere lunare. Chatelain pensa che gli UFO possano provenire dal nostro stesso sistema solare, in particolare da Titano. Ecco alcune sue dichiarazioni:
"Gli incontri ravvicinati sono eventi ben conosciuti alla NASA, ma nessun ne ha mai parlato fin ad ora". Tutti i voli Apollo e Gemini sono stati seguiti a distanza, a volte anche abbastanza ravvicinata, da veicoli spaziali di natura extraterrestre: da dischi volanti o da UFO, se li volete chiamare con quel nome. Ogni volta che si è verificato, gli astronauti hanno informato la torre di controllo che ha sempre ordinato il più assoluto silenzio"
"Credo che Walter Schirra a bordo del Mercury 8 sia stato il primo degli astronauti ad usare il nome in codice 'Santa Klaus' per indicare la presenza di dischi volanti nei pressi della capsula spaziale. Per esempio James Lovell, a bordo dell'Apollo 8, disse improvvisamente 'Vi informo che c'è Santa Klaus'.
Anche se ciò accadde il giorno di Natale del 1968, molta gente ebbe la sensazione che c'era dell'altro dietro le sue parole".[/cat]

Fonte articolo; GCR L'alveare