LA SECONDA GUERRA MONDIALE
La seconda guerra mondiale è il conflitto che tra il 1939 e il 1945 vide confrontarsi, da un lato le potenze dell'Asse e dall'altro i paesi alleati. Viene definito «mondiale» in quanto, così come già accaduto per la Grande Guerra, vi parteciparono nazioni di tutti i continenti e le operazioni belliche interessarono gran parte del pianeta.Iniziò il 1º settembre 1939 con l'invasione della Polonia da parte della Germania; terminò, nel teatro europeo, l'8 maggio 1945 con la resa tedesca e, nel teatro asiatico, il successivo 2 settembre con la resa dell'Impero giapponese a seguito dei bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki.
La strategia militare tedesca era basata sulla guerra lampo: si trattava di battere le linee nemiche con bombardamenti aerei e carri armati (Panzer). Questa strategia si dimostrò all’inizio vincente: il 27 settembre 1939 le forze tedesche entrarono a Varsavia. Contemporaneamente, i Sovietici invadevano il paese da Oriente, in base agli accordi segreti dell’agosto: la Polonia venne spartita fra le due potenze.
In Polonia emerse per la prima volta il carattere totale e “barbarico” di una guerra che non avrebbe conosciuto alcun rispetto delle convenzioni internazionali dei diritti umani. L’Armata Rossa fucilò migliaia di ufficiali polacchi seppellendoli in fosse comuni. Dopo alcuni mesi di attesa, nella primavera del 1940, Hitler riprese la sua offensiva: le armate tedesche aggredirono Danimarca e Norvegia ed attaccarono la Francia. Aggirata la linea Maginot sfondarono le difese francesi a Sedan, costrinsero gli inglesi a reimbarcarsi precipitosamente a Dunkerque e occuparono Parigi. Il 22 giugno 1940 venne firmato l’armistizio Franco-Tedesco: i tre quinti del territorio francese rimasero sotto occupazione militare mentre al Sud si formò un Governo filofascista retto dal Maresciallo Petain. Il 18 giugno 1940 il Generale Charles De Gaulle lanciava da radio Londra il primo appello alla resistenza contro i nazisti, intanto l’Unione Sovietica aveva occupata la Bessarabia (Ucraina), le Repubbliche Baltiche e attaccato la Finlandia conquistando, la Carelia. Stalin ipotecava così il controllo di quei territori.
A metà del 1940 la Guerra solo europea era virtualmente conclusa, ma Hitler cercò di indurre la Gran Bretagna alla Pace, ma incontrò l’opposizione di Winston Churchill, Hitler così tentò di stroncare la resistenza Britannica con la Guerra Sui Mari e la Guerra Aerea. L’aviazione tedesca rase al suolo grandi citta come Birmingham , ma la popolazione tedesca rimase saldamente compatta e riuscendo a prevalere grazie anche all’introduzione dello strumento di avvistamento il Radar.
L’invasione della Gran Bretagna , con l’operazione Leone Marino dovette infine essere abbandonata da Hitler.Consapevole dei propri mezzi economici e militari, Mussolini aveva comunicato all’alleato tedesco l’impossibilità di un intervento italiano prima del 1943. Allo scoppio quindi l’Italia manteneva la non belligeranza ma non la neutralità. I successivi successi di Hitler indussero Mussolini ad accelerare l’entrata in guerra. Il 10 Giugno 1940 l’Italia entrò in guerra attaccando a oriente l’agonizzante Francia. La strategia Italiana prevedeva una guerra parallela a quella tedesca, strategia che si rivelerà fallimentare.
Il 28 ottobre 1940 l’Italia attaccò la Grecia senza avvertire prima la Germania, ma la tenacia della Grecia mise in difficoltà il nostro apparato militare costretto alla difensiva ed al ripiegamento in Albania. Il 6 aprile 1940 Hitler invase la Jugoslavia per garantirsi il controllo dei Balcani minacciato dallo sbarco inglese a Salonicco. Quindi si congiunsero le truppe italiane e tedesche, che respinsero gli inglesi e conquistarono la Grecia. L’Italia quindi otteneva il controllo di alcune zone della Jugoslavia ma vedeva la sua impossibilità di condurre una guerra autonoma dalla Germania. Anche nel Mediterraneo la Germania condusse la Guerra, e l’Italia subì dalle flotte aereonavali inglesi. L’Italia dopo piccole vittore nella Somali Britannica e in Egitto fu bloccata dagli inglesi e perse la Cirenaica. Nell’Africa orientale gli inglesi occuparono Addis Abeba, capitale dell’Etiopia mettendo fine all’impero Italiano in Africa. Sul fronte libico – egiziano i tedeschi e gli italiani respinsero gli inglesi mantenendo il controllo sul canale di Suez e l’Egitto. Nella seconda metà del 1941 ci furono due avvenimenti decisivi per la Guerra: l’attacco tedesco all’Unione Sovietica e l’entrata nel Conflitto degli Stati Uniti. L’Operazione Barbarossa , cioè l’ invasione dell’Urss, fu una vera e propria guerra di Sterminio, volta all’accaparramento delle risorse energetiche russe. Il 22 giugno 1941 un esercito grandissimo tedesco invase l’Unione Sovietica, in tre mesi arrivò ad impadronirsi di 1/3 dei territori russi, grazie anche a strategie militari di Stalin non andate a buon fine. Tuttavia l’apparato Russo era in grado di resistere sia economicamente e militarmente, con l’uso della tattica della terra bruciata (distruzione dei rifornimenti nemici) ma ciò non bastò. Intanto una forte guerriglia partigiana operava tra le maglie tedesche, in un inverno che congelò per oltre tre mesi la situazione.
La seconda guerra mondiale è il conflitto che tra il 1939 e il 1945 vide confrontarsi, da un lato le potenze dell'Asse e dall'altro i paesi alleati. Viene definito «mondiale» in quanto, così come già accaduto per la Grande Guerra, vi parteciparono nazioni di tutti i continenti e le operazioni belliche interessarono gran parte del pianeta.Iniziò il 1º settembre 1939 con l'invasione della Polonia da parte della Germania; terminò, nel teatro europeo, l'8 maggio 1945 con la resa tedesca e, nel teatro asiatico, il successivo 2 settembre con la resa dell'Impero giapponese a seguito dei bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki.
La strategia militare tedesca era basata sulla guerra lampo: si trattava di battere le linee nemiche con bombardamenti aerei e carri armati (Panzer). Questa strategia si dimostrò all’inizio vincente: il 27 settembre 1939 le forze tedesche entrarono a Varsavia. Contemporaneamente, i Sovietici invadevano il paese da Oriente, in base agli accordi segreti dell’agosto: la Polonia venne spartita fra le due potenze.
In Polonia emerse per la prima volta il carattere totale e “barbarico” di una guerra che non avrebbe conosciuto alcun rispetto delle convenzioni internazionali dei diritti umani. L’Armata Rossa fucilò migliaia di ufficiali polacchi seppellendoli in fosse comuni. Dopo alcuni mesi di attesa, nella primavera del 1940, Hitler riprese la sua offensiva: le armate tedesche aggredirono Danimarca e Norvegia ed attaccarono la Francia. Aggirata la linea Maginot sfondarono le difese francesi a Sedan, costrinsero gli inglesi a reimbarcarsi precipitosamente a Dunkerque e occuparono Parigi. Il 22 giugno 1940 venne firmato l’armistizio Franco-Tedesco: i tre quinti del territorio francese rimasero sotto occupazione militare mentre al Sud si formò un Governo filofascista retto dal Maresciallo Petain. Il 18 giugno 1940 il Generale Charles De Gaulle lanciava da radio Londra il primo appello alla resistenza contro i nazisti, intanto l’Unione Sovietica aveva occupata la Bessarabia (Ucraina), le Repubbliche Baltiche e attaccato la Finlandia conquistando, la Carelia. Stalin ipotecava così il controllo di quei territori.
A metà del 1940 la Guerra solo europea era virtualmente conclusa, ma Hitler cercò di indurre la Gran Bretagna alla Pace, ma incontrò l’opposizione di Winston Churchill, Hitler così tentò di stroncare la resistenza Britannica con la Guerra Sui Mari e la Guerra Aerea. L’aviazione tedesca rase al suolo grandi citta come Birmingham , ma la popolazione tedesca rimase saldamente compatta e riuscendo a prevalere grazie anche all’introduzione dello strumento di avvistamento il Radar.
L’invasione della Gran Bretagna , con l’operazione Leone Marino dovette infine essere abbandonata da Hitler.Consapevole dei propri mezzi economici e militari, Mussolini aveva comunicato all’alleato tedesco l’impossibilità di un intervento italiano prima del 1943. Allo scoppio quindi l’Italia manteneva la non belligeranza ma non la neutralità. I successivi successi di Hitler indussero Mussolini ad accelerare l’entrata in guerra. Il 10 Giugno 1940 l’Italia entrò in guerra attaccando a oriente l’agonizzante Francia. La strategia Italiana prevedeva una guerra parallela a quella tedesca, strategia che si rivelerà fallimentare.
Il 28 ottobre 1940 l’Italia attaccò la Grecia senza avvertire prima la Germania, ma la tenacia della Grecia mise in difficoltà il nostro apparato militare costretto alla difensiva ed al ripiegamento in Albania. Il 6 aprile 1940 Hitler invase la Jugoslavia per garantirsi il controllo dei Balcani minacciato dallo sbarco inglese a Salonicco. Quindi si congiunsero le truppe italiane e tedesche, che respinsero gli inglesi e conquistarono la Grecia. L’Italia quindi otteneva il controllo di alcune zone della Jugoslavia ma vedeva la sua impossibilità di condurre una guerra autonoma dalla Germania. Anche nel Mediterraneo la Germania condusse la Guerra, e l’Italia subì dalle flotte aereonavali inglesi. L’Italia dopo piccole vittore nella Somali Britannica e in Egitto fu bloccata dagli inglesi e perse la Cirenaica. Nell’Africa orientale gli inglesi occuparono Addis Abeba, capitale dell’Etiopia mettendo fine all’impero Italiano in Africa. Sul fronte libico – egiziano i tedeschi e gli italiani respinsero gli inglesi mantenendo il controllo sul canale di Suez e l’Egitto. Nella seconda metà del 1941 ci furono due avvenimenti decisivi per la Guerra: l’attacco tedesco all’Unione Sovietica e l’entrata nel Conflitto degli Stati Uniti. L’Operazione Barbarossa , cioè l’ invasione dell’Urss, fu una vera e propria guerra di Sterminio, volta all’accaparramento delle risorse energetiche russe. Il 22 giugno 1941 un esercito grandissimo tedesco invase l’Unione Sovietica, in tre mesi arrivò ad impadronirsi di 1/3 dei territori russi, grazie anche a strategie militari di Stalin non andate a buon fine. Tuttavia l’apparato Russo era in grado di resistere sia economicamente e militarmente, con l’uso della tattica della terra bruciata (distruzione dei rifornimenti nemici) ma ciò non bastò. Intanto una forte guerriglia partigiana operava tra le maglie tedesche, in un inverno che congelò per oltre tre mesi la situazione.