Info Nascita Fotografia

Dertius

Utente Senior
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27 Settembre 2009
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La fotografia è l'immagine di un oggetto fissata, mediante proiezione ottica, su di un supporto (analogico o digitale) sensibile alla luce.
La tecnica fotografica può essere utilizzata sia nel campo scientifico che in quello artistico.

La fotografia si è rivelata un elemento di sempre maggiore utilità nell'indagine scientifica: essa offre infatti la possibilità di registrare fenomeni che non possono essere osservati direttamente, come per esempio quelli che si verificano in tempi brevissimi (fotografia ultrarapida), quelli che avvengono su scala microscopica, quelli che interessano regioni molto vaste della Terra o dello spazio (fotografia aerea, orbitale, astronomica), quelli legati a radiazioni non visibili, ecc.
Tra le più importanti applicazioni della fotografia in campo scientifico, si ricordano la fotografia ultrarapida e stroboscopica, la fotografia stereoscopica, la fotografia nell'infrarosso e nell'ultravioletto, la fotografia aerea e orbitale, la fotografia astronomica.

Come è nata la forografia? - La storia

Fotografia significa scrittura (grafia) con la luce (fotos). La fotografia nasce dai risultati ottenuti sia nel campo dell'ottica, con lo sviluppo della camera oscura, sia in quello della chimica, con lo studio delle sostanze fotosensibili. La prima camera oscura fu realizzata molto prima che si trovassero dei mezzi chimici per fissare l'immagine ottica in essa prodotta; il primo ad applicarla in ambito fotografico fu il francese Joseph Nicéphore Niépce, considerato l'inventore della fotografia, anche se studi recenti rivelano tentativi precedenti, come quello di Thomas Wedgwood.

Nel 1813 Niépce iniziò a studiare i possibili perfezionamenti alle tecniche litografiche, interessandosi poi anche alla registrazione diretta di immagini sulla lastra litografica, senza l'intervento dell'incisore. In collaborazione con il fratello Claude, Niépce cominciò a studiare la sensibilità alla luce del cloruro d'argento e nel 1816 ottenne la sua prima immagine fotografica (che ritraeva un angolo della sua stanza di lavoro) utilizzando un foglio di carta sensibilizzato, forse, con cloruro d'argento.

Come è nata la fotografia a colori? - Il colore

J. T. Seebeck 1810e J. F. Herschel 1840, E. Becquerel 1848, L. L. Hill 1850 e C. Niepce 1851 erano riusciti a ottenere delle registrazioni instabili di oggetti colorati, probabilmente per un fenomeno di interferenza all'interno dello strato sensibile. Tale fenomeno venne utilizzato da Gabriel Lippmann, in un procedimento messo a punto nel 1891, esponendo, attraverso il supporto di vetro, una lastra fotografica con l'emulsione a contatto con mercurio.

L'interferenza tra la radiazione incidente e quella riflessa dal mercurio, che fungeva da specchio, faceva sì che l'emulsione rimanesse impressionata a diversi livelli di profondità, la distanza fra i quali era funzione della lunghezza d'onda della radiazione. La lastra, sviluppata e osservata per riflessione, restituiva un'immagine con i colori naturali. Il procedimento di Lippmann, sfruttato commercialmente per qualche anno, fu abbandonato per la difficoltà nella preparazione dei materiali e del loro trattamento.

Nel frattempo James Clerk Maxwell, nel suo procedimento, l'oggetto colorato veniva ripreso su tre diverse lastre attraverso tre filtri di colore blu, verde e rosso; venivano poi ricavate tre diapositive che, proiettate a registro su uno schermo mediante tre proiettori muniti degli stessi filtri usati per la ripresa, riproducevano a colori il soggetto.

Louis Ducos du Hauron, al quale si devono anticipazioni per tutti i procedimenti utilizzati fino a oggi. Nel 1868 egli osservò che un foglio di carta, ricoperto di sottili linee adiacenti di colore blu, verde e giallo, appariva bianco se osservato per trasparenza e grigio se osservato per riflessione e brevettò un procedimento di fotografia a colori basato su questo fenomeno.

Sfruttando questo principio i fratelli Lumière realizzarono le lastre Autochrome, la cui produzione iniziò nel 1907. Materiali simili vennero prodotti in Germania (Agfacolor) e in Gran Bretagna. Nel 1908 A. K. Dorian propose di sostituire i reticoli colorati con un insieme di minuscole lenti ottenute per goffratura sul lato del supporto opposto a quello su cui era stesa l'emulsione.
Ponendo davanti all'obiettivo un filtro costituito da tre bande colorate, ciascuna lente proiettava tre immagini, che venivano sovrapposte utilizzando un proiettore che montava sull'obiettivo lo stesso filtro usato in ripresa. Su questo principio si basavano i primi materiali Kodacolor, prodotti fino al 1935.

Fonte Wikipedia
 
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Io amo la fotografia! Brava per aver postato ciò, anche se potevi editare qualcosina ^^
Fare copia e incolla non serve molto, ma brava lo stesso ;)
 
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Ad essere sincera ho preso pezzi qua e là e li ho uniti, h editato giusto qualcosa, appunto per questo ho messo la fonte :emoji_slight_smile:
Comunque grazie!
 
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Brava per aver postato! A me piace fare foto, ma non eccessive!
 
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Io adoro la fotografia, addirittura un anno fa ero intenzionata a seguire un corso. Eheh