Aggiornamenti . . .
Le ultime da Torino
La Juventus ha ripreso gli allenamenti quest'oggi al centro tecnico di Vinovo. Il gruppo, dopo aver svolto una fase di riscaldamento, ha giocato una mini partitella undici contro undici. Alla seduta di lavoro non hanno preso parte C. Zanetti, Camoranesi (mal di gola), e Marchionni che ha svolto prima lavoro in palestra e poi allenamento differenziato sul campo.
Argentina, convocato anche Lavezzi
Ezequiel Lavezzi e' stato convocato dal Ct della nazionale argentina, Alfio Basile, per l'amichevole del 26 marzo a Il Cairo con l'Egitto. Lavezzi e' stato selezionato insieme a quattro giocatori dell'Inter: Zanetti, Cambiasso, Burdisso e Cruz.
Zalayeta, domani l'intervento
Lo choc è stato ancora più forte, perché l´allarme è scattato in grave ritardo, quando il peggio pareva essere scongiurato. Marcelo Zalayeta ha conosciuto il suo destino solamente ieri pomeriggio, a quasi 48 ore dall´infortunio subito domenica con la Roma. «Rottura del legamento crociato posteriore del ginocchio sinistro», la diagnosi dell´ortopedico Pierpaolo Mariani, che ha messo fine con largo anticipo alla stagione del centravanti del Napoli.
Inevitabile l´intervento chirurgico, per una convalescenza dalla durata incerta. «Fra tre e sei mesi», ha stimato sul suo sito internet il club, in un breve comunicato. Nove mesi, volendo essere un po´ meno fiduciosi. Ma non cambierà la sostanza, anche se il Panteron riuscirà a rimettersi in piedi a tempo di record. Gli azzurri, infatti, dovranno certamente fare a meno di lui nelle ultime 11 partite del campionato, a cominciare dalla trasferta di Torino contro la Juve.
Un danno enorme, per Reja e il suo gruppo. L´attaccante uruguaiano, nonostante qualche pausa di troppo, era stato finora capocannoniere della squadra con 8 reti, oltre che titolare assolutamente inamovibile. A Castelvolturno, dove il Napoli ha ripreso la preparazione, è stata una giornata ad alta tensione.
Il dramma di Zalayeta s´è consumato in mattinata, quando il centravanti è stato visitato dal medico sociale De Nicola. «Sento ancora dolore al ginocchio», si è lamentato il Panteron, con una smorfia di preoccupazione e tristezza. Inevitabile il ricorso a esami clinici strumentali, che hanno suggerito la partenza immediata per Roma, destinazione Villa Stuart, dove ad attendere lo sfortunato attaccante c´era l´ortopedico di fiducia del club azzurro.
Sconfortante la diagnosi di Mariani, che ha fatto scattare, finalmente, l´emergenza. Domenica pomeriggio, dopo l´infortunio, nessuno s´era allarmato più di tanto. Il direttore generale Marino, sostituendosi allo staff sanitario aveva parlato solo di una «contusione alla testa del perone sinistro..».
Un disguido, forse. Alimentato dalla cronica incapacità del Napoli di gestire la comunicazione. Fanno pensare, però, pure i 7´ passati in campo da Zalayeta, dopo il durissimo scontro col romanista Mexes. Il giocatore uruguaiano, zoppicante, è rimasto al suo posto fino al fischio finale. E poi, senza sottoporsi a ulteriori controlli medici, è ritornato a casa come se nulla fosse. Trascorrendo un normale lunedì di vacanza.
Ieri la doccia fredda. Per Zalayeta e per il Napoli. Spiazzato soprattutto l´attaccante, che ha voluto prendersi un po´ di tempo per riflettere. Sarà operato domani mattina a Roma, proprio dall´ortopedico Mariani. Pure la Juve, comproprietaria del cartellino del Panterone, è stata messa al corrente dell´accaduto. Ma l´ultima parola è toccata al giocatore.
Non c´è fretta, purtroppo. Il Napoli dovrà abituarsi a fare a meno di Zalayeta per tutto il resto della stagione. Domenica, contro la Juve, il suo posto sarà occupato da Calaiò o Sosa, in ballottaggio. Emergenza pure a centrocampo, per le annunciate squalifiche di Mannini e Blasi. Garics, Bogliacino e Pazienza sono in preallarme. Ma il vero allarme è lo stop del Panterone. Senza di lui, il finale di stagione sarà in salita.
Lavezzi: 'Mi trovo benissimo a Napoli'
La chiave per diventare un calciatore importante è quella di migliorare giorno dopo giorno. Al momento le cose stanno andando abbastanza bene, non è facile, ma sono contento di questa opportunità nel calcio italiano. A Napoli mi sono ambientato bene, ho imparato in fretta l'italiano che mi serve per comunicare.
Mi piace l'affetto della gente. Il paragone con Maradona? Credo che sia una cosa bella poichè Diego è il mio idolo, ma non è assolutamente una pressione in più. Ancora oggi Maradona viene sempre ricordato con grande affetto. Un'offerta dall'Ucraina prima di approdare a Napoli? Si, c'era questa possibilità, ma la priorità è la mia famiglia.
Credo che non avrei potuto vivere in Ucraina, dove ci sono pochissimi argentini. A qualche punto della mia carriera vorrei tornare al San Lorenzo, mentre se dovessi tornare in Argentina da professionista, giocherei in qualsiasi squadra tranne che nel Newell's. Sono un tifoso del Rosario Central, e mi piacerebbe chiudere la carriera lì ma tranquilli, ho solo 22 anni, c'è tempo.
La Nazionale argentina? Per giocarci so che devo lottare per guadagnarmi un posto, anche se ci sono calciatori come Tevez e Messi che hanno la priorità poichè se lo meritano. Facendo bene a Napoli spero di avere più opportunità di approdare in Nazionale.
Se non fossi stato calciatore non so cosa avrei fatto, in passato ho lavorato con mio fratello che fa l'elettricista quindi non credo che sarei rimasto per strada. Il rapporto con i calciatori del Napoli? Ottimo. Nello spogliatoio sono riuscito a mettere un pò di cumbia, una musica argentina che mi piace molto.
All'inizio mi sono un pò preoccupato per come tutti curano il look, facendo manicure e pedicure. Io non sono così, vado solo ogni tanto a tagliarmi i capelli e basta. Il cibo di Napoli? Grandioso. La pizza quì è speciale, specialmente quella fatta con la mozzarella di bufala che in Argentina non si trova.
Mi piacciono molto anche la lasagna, il ragù e il risotto. Come dolce il babà è molto buono, anche se mi manca l' asado, un'ottima grigliata di carne tipica argentina, ma di questo non mi lamento affatto.
Savoldi: 'Dovrebbero giocare Calaiò e Bogliacino'
A Marte Sport Live, Beppe Savoldi prescrive la ricetta medica per un Napoli che, tra infortuni e squalifiche, si appresta alla trasferta di Torino alquanto malconcio: L'infortunio di Zalayeta mi ha un pò sconvolto. E' un punto di riferimento per la squadra anche se ha alternato prestazioni opache ad altre brillanti.
L'allenatore dovrà valutare il tipo di gioco che vorrà impostare e in base a quello, dovrebbe decidere tra Sosa e Calaiò. Io credo che dovrebbe iniziare Calaiò, che nelle ripartenze insieme a Lavezzi potrebbe portare a cose davvero importanti, in quanto i due hanno le caratteristiche adatte a questo tipo di gioco.
La Juve, inoltre, ha una difesa abbastanza lenta e l'assenza di punti di riferimento potrebbe metterla in crisi più facilmente. Gli assenti? credo che il Napoli abbia giocatori importanti per non far rimpiangere i titolari. Bogliacino mi piace molto: può interpretare qualsiasi ruolo. Mi auguro che giochi lui al posto dello squalificato Blasi.
Causio: Hamsik non lascerà Napoli
Su radio CRC Targato Italia è intervenuto Franco Causio, ex giocatore della Juve. Domenica sera, per il big match Juventus-Napoli, mancheranno diverse pedine fondamentali per entrambe le squadre. Per gli azzurri resteranno fuori Zalayeta, Blasi e Mannini; per la Juve mancheranno Zanetti, Camoranesi, Legrottaglie e Zebina: "Ho sempre creduto che chi è titolare deve fare il titolare e chi è riserva deve fare la riserva.
A mio parere, tra tutti gli assenti, due sono davvero importanti: Zalayeta e Zanetti. Nel Napoli, ora, Calaiò ha la possibilità di dimostrare il proprio valore. Zanetti, invece, è insostituibile. La Juve, al momento, non ha un suo sostituto naturale". In questi giorni si è tornato a parlare dell'interessamento dei bianconeri per Marek Hamsyk: "Onestamente non credo che il gioiellino Slovacco lasci Napoli, la Juve doveva pensarci prima.
Hamsyk, ora, è fondamentale per gli schemi della squadra partenopea". Il discorso si allarga ora alla Champions League e all'eliminazione di quasi tutte le squadre italiane. Unica superstite è la Roma. Un fallimento per il calcio italiano? "Milan e Inter hanno tanti stranieri, per questo il calcio italiano non esce ridimensionato dalla loro eliminazione.
Per quanto riguarda l'Inter e le inaspettate dichiarazioni del tecnico Mancini, posso solo dire che bisognerebbe vivere quotidianamente l'ambiente nerazzurro per capire cosa realmente è successo. Penso che Mancini abbia sbagliato i tempi, non doveva dire queste cose in questo momento. Io avrei aspettato".
Juventus, si ferma anche Tiago
Nuove grane per la Juventus. Stamattina sul finire della partitella si e' fermato Tiago. Il portoghese ha accusato una botta alla caviglia destra, si e' fatto medicare in campo ed e' uscito zoppicando. Un guaio che, sommato all'infortunio muscolare occorso nell'ultimo turno di campionato a Zanetti, potrebbe creare qualche problema in piu' al tecnico romano in vista della gara di domenica sera contro il Napoli. Le condizioni dell'ex Lione saranno valutate in queste ore.
L'agente di Blasi: Vuole restare a Napoli
"Con un piccolo ritocco economico Manuele sarebbe al settimo cielo. Mannini è un attaccante, soffre da esterno di centrocampo" Il procuratore, tra gli altri, di Blasi e Mannini, Davide Lippi, intervenendo a "Radio Goal", sulle frequenze di Radio Kiss Kiss Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni: "Blasi è diventato un giocatore importante, difficile da sostituire, anche se sono convinto che chi prenderà il suo posto darà il massimo per non farlo rimpiangere.
Emanuele resterà a Napoli anche l'anno prossimo? Al momento, tra Napoli e Juve c'è una comproprietà libera senza diritto di riscatto per nessuna delle due società. Blasi è un giocatore eccezionale, mi ha sorpreso in estate la scelta della Juve di non averlo trattenuto. Nel centrocampo bianconero, infatti, faccio fatica a trovare un giocatore più forte di Emanuele.
Lui sta benissimo a Napoli, è contento di come viene apprezzato dai tifosi e vuole restare in azzurro per molto tempo. Certo ci sarà bisogno di un ritocco del contratto, che sarebbe la soluzione più gradita per il giocatore. Mannini soffre a giocare nel centrocampo a cinque? Lui è un attaccante, premesso che rispetto molto Reja credo che non sfrutti le qualità di Alessandro.
Proprio domenica scorsa ho visto giocare la Roma contro il Napoli ed ho visto Vucinic che è esattamente il tipo di giocatore che si può paragonare a Mannini. à penalizzato quando gioca a centrocampo anche se sono convinto che possa fare bene anche in quella posizione, può fare tutto, tuttavia nella sua carriera non ha mai svolto compiti difensivi"
Carlo Iuliano: Questo Napoli e' un miracolo, complimenti a Marino e De Laurentiis
Carlo Iuliano, ex capo ufficio stampa del Napoli, ha rilasciato un'intervista a "Napoli Magazine". - Il ko del Napoli con la Roma ci puo' stare.. "Il Napoli e' stato colpito a freddo, dopo un minuto. La Roma, più forte tecnicamente degli azzurri, grazie a quel gol ha potuto gestire il match senza sprecare troppe energie.
Il gol giallorosso e' nato da un'invenzione di Totti e da un errore di Contini; c'e' da dire pero' che, sotto quest'aspetto, il Napoli non e' stato fortunato". - Se poi a tutto questo aggiungiamo la direzione di gara del signor Saccani non proprio impeccabile, ecco che possiamo dire che il Napoli ha dovuto affrontare una difficoltà in più.
. "Anche il rigore per la Roma non mi e' sembrato chiarissimo. Il Napoli sconta ancora l'arbitraggio di Bergonzi in Napoli-Juventus. Quando si parla troppo di episodi del genere, spesso gli arbitri nelle gare successive possono essere condizionati anche se involontariamente. La Roma e' piu' forte del Napoli, ma almeno Lavezzi si e' potuto togliere la soddisfazione di creare un po' di scompiglio nella linea difensiva giallorossa.
E' una gioia vedere Lavezzi quando scatta. Anche Hamsyk fa la differenza. Non bisogna chiedere la luna. Questo Napoli puo' puntare alla Coppa Uefa, dato che il distacco non e' enorme. Se cio' non dovesse verificarsi, e' gia' importante vedere un Napoli lontano dalla zona calda della classifica. Non mi stanchero' mai di dire che il pubblico di Napoli deve dire grazie alla nuova societa', che ha riportato il Napoli in serie A con investimenti adeguati e con orgoglio.
Cio' non accadeva da tempo. Non bisogna mai dimenticare il punto di partenza. Ha ragione Marino quando ricorda che il Napoli e' partito da zero. Sia Marino che De Laurentiis hanno compiuto un miracolo". - Oltre ad Hamsyk e Lavezzi, sta impressionando anche Fabiano Santacroce.. "Santacroce e' un'altra grande scommessa vinta da Pierpaolo Marino.
La sua abilita' nell'individuare i giocatori giusti, non ancora alla ribalta, è evidente. Ho citato Lavezzi perche' chiama l'applauso, ma tutto il Napoli sta andando bene. Ad esempio Gianello, chiamato in causa per l'assenza forzata di Iezzo, sta facendo benissimo. Ripeto, per me, questo Napoli e' un miracolo e vorrei che lo considerassero cosi' tutti i napoletani".
- Juventus-Napoli: assenti tra squalifiche ed infortuni Camoranesi, Legrottaglie, Zebina, Zanetti, Zalayeta, Blasi e Mannini. Che partita sarà? "L'assenza per tutto il finale di stagione di Zalayeta è molto pesante. Nonostante tutto sara' una bella sfida tra Juventus e Napoli. Senza Zalayeta il Napoli ha fatto fatica a vincere, ma credo che gli azzurri possono giocarsela.
I tabù sono fatti per essere smentiti. Tra i bianconeri torna a disposizione Nedved, mentre non ci sara' Camoranesi. Il Napoli puo' contare sia su Sosa che su Calaiò. Juventus-Napoli e' una partita aperta ad ogni tipo di risultato ed il Napoli non parte battuto". - Con l'assenza di Zalayeta, per tutto il finale di campionato, e' giunto il momento di dare fiducia piena ad Emanuele Calaiò? "Bisogna dare fiducia a Calaiò, perchè Sosa ha un'età e lo vedo piu' come un uomo alla Altafini.
Il Napoli ha fatto bene a non cedere Calaiò, perche' in un campionato bisogna considerare gli infortuni e le squalifiche. Calaiò può sfruttare bene questa opportunità".
Ortopedico: Zalayeta rischia stop di 9 mesi
Potrebbe anche dover stare fuori nove mesi l'attaccante del Napoli Marcelo Zalayeta. Lo ha detto il professore Bruno Violante, noto ortopedico, analizzando l'infortunio di cui è rimasto vittima l'uruguaiano domenica scorsa: "La patologia di Marcelo Zalayeta è complessa. I tempi di guarigione dell'attaccante possono raggiungere complessivamente anche i 9 mesi.
Il legamento crociato posteriore crea sempre tanti problemi. Bisogna far lavorare il chirurgo ed il fisioterapista ed aspettare poi la trasformazione e l'evoluzione dell'arto infortunato che richiede tempi standard di cicatrizzazione molto lunghi. Diciamo che il giocatore potrà tornare a calcare i campi di gioco per novembre, a campionato ampiamente iniziato.
Per accorciare i tempi sarà fondamentale la capacità di reazione mentale del giocatore. Tracciare un percorso ora è prematuro, occorrerà solo aspettare. Inoltre si dovrà lavorare bene su più campi: quello chirurgico, quello della fisioterapia ed anche quello psicologico".
Procuratore Mannini: "Reja non sfrutta bene le qualita' del ragazzo"
Mannini soffre a giocare nel centrocampo a cinque? Lui è un attaccante, premesso che rispetto molto Reja credo che non sfrutti le qualità di Alessandro. Proprio domenica scorsa ho visto giocare la Roma contro il Napoli ed ho visto Vucinic che è esattamente il tipo di giocatore che si può paragonare a Mannini.
E' penalizzato quando gioca a centrocampo anche se sono convinto che possa fare bene anche in quella posizione, può fare tutto, tuttavia nella sua carriera non ha mai svolto compiti difensivi'. Lo ha dichiarato il procuratore del calciatore Davide Lippi a Radio Kiss.
Tre azzurri in Nazionale
Tre azzurri sono stati convocati nelle rispettive Nazionali per amichevoli internazionali, tutte in programma per il 26 marzo. Garics sarà impegnato a Vienna per Austria-Olanda, Hamsyk a Slate Morabce per Slovacchia-Irlanda ed infine Lavezzi giocherà con l'Argentina a Il Cairo contro i campioni d'Africa dell'Egitto.
Maradona torna in campo `per solidarieta``
Diego Maradona scendera` in campo per una partita di beneficenza. Lunedi` prossimo, l`ex Pibe de oro rimettera` gli scarpini per giocare un match di `vecchie glorie` a favore delle vittime delle piogge torrenziali che si sono abbattute in Bolivia. Insieme a Maradona, altri giocatori argentini, Alejandro Mancuso, Hector Almandoz, Esteban Pogany, Diego Latorre e l`ex giocatore di Lazio e Inter, Matias Almeyda.
La formazione argentina si confrontera` con un selezione peruviana allo stadio `Hernando Siles`. Sono oltre 80.000 le famiglie che sono rimaste colpite dalle pioggie torrenziali che hanno investito la Bolivia nel novembre 2007 per un bilancio finale di di 68 morti.