Stasera vi presento il volo VFR (Visual Flight Rules,ovvero Regole Volo a vista:soso
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Sono l'insieme delle regole ritenute necessarie e sufficienti per condurre in sicurezza un volo potendo essere in grado di separarsi da altri aeromobili e dagli ostacoli orografici (naturali o artificiali che siano) potendoli vedere, nonché determinare l'assetto dell'aeromobile facendo riferimento a quanto si vede all'esterno (l'orizzonte naturale in primis). Le regole VFR, infatti, sono stilate traendo ispirazione dal principio fondamentale del "vedere ed essere visti". In virtù di questo principio ispiratore, le regole VFR fissano dei limiti minimi e massimi di quota, di velocità, di visibilità, di distanza da nubi e ostacoli al suolo che devono essere rispettati affinché il volo possa procedere secondo le regole VFR.
In particolare, le condizioni meteorologiche compatibili con lo svolgimento di un volo secondo le regole VFR vengono definite VMC (Visual Meteorological Conditions). Quando tali condizioni non sono invece idonee ai voli VFR, si parla di IMC (Instrumental Meteorological Conditions); in quest'ultimo caso, è ammesso solamente il volo condotto secondo le regole del volo strumentale (IFR - Instrumental Flight Rules).
In un volo effettuato seguendo le regole VFR, il presupposto di poter osservare l'orografia intorno a sé consente di effettuare la navigazione (ovvero il procedimento tramite il quale si è in grado di determinare la propria posizione e di dirigere opportunamente l'aeromobile per spostarsi da un punto A ad un punto B lungo un percorso preventivamente pianificato) seguendo varie tecniche. Quella normalmente impiegata consiste nell'applicazione combinata di navigazione osservata e navigazione stimata. La navigazione osservata prevede semplicemente che, dalla valutazione degli elementi orografici osservabili al suolo, si sia in grado di determinare la propria posizione. La navigazione stimata si applica di conseguenza: una volta nota la propria posizione in un determinato istante e conoscendo la direzione e la velocità con cui l'aeromobile sta viaggiando in quell'istante, si può dedurre che dopo un certo tempo l'aeromobile si troverà in un altro punto avendo seguito un percorso rettilineo lungo la direzione nota e di lunghezza pari al prodotto di velocità per tempo trascorso.
Nulla vieta tuttavia, anche volando secondo le regole VFR, di utilizzare la navigazione radioassistita, secondo cui la propria posizione viene determinata con una certa approssimazione effettuando (tramite opportuni strumenti a bordo dell'aeromobile) dei rilevamenti goniometrici rispetto a dei radiofari posti a terra e la cui posizione è nota a priori, ed eventualmente affiancando a ciò l'uso di apparati GPS.
Ecco un piccolo schema