20/07/2012
Green Hill: scoperti 100 cani nelle celle frigorifere
Nell'allevamento di Green Hill, gli inquirenti hanno scoperto un centinaio di corpi di beagle in alcune celle frigorifere. Bisognerà capire come sono morti i cani e per quale motivo venivano conservati nell'allevamento di Montichiari. Circa quattrocento cuccioli era sprovvisti di microchip. Sono le prime, importanti irregolarità, messe in luce grazie all'ispezione con sequestro probatorio, disposto mercoledì 18 luglio a Green Hill, l'allevamento di beagle destinati alla sperimentazione animale.
Il sospetto è che non tutti i beagle siano usati esclusivamente per la sperimentazione scientifica e farmacologica, ma che alcuni servano per testare prodotti cosmetici. Accusa che ovviamente Green Hill definisce "priva di ogni fondamento".
Il procuratore aggiunto Sandro Raimondi e il sostituto procuratore Ambrogio Cassiani stanno valutando anche l'ipotesi di reato di «uccisione di animali senza necessità», oltre al reato di maltrattamenti di animali, a carico dei 3 indagati, ossia l'amministratore unico, il direttore e il veterinario della struttura.
I beagle presenti dentro l'allevamento rimangono in custodia giudiziale della stessa Green Hill, del Comune di Montichiari e dell'Asl. La conseguenza, spiegano gli esponenti del "Coordinamento Fermiamo Green Hill" , è che nessun cane può per il momento uscire dall'allevamento. Quindi le richieste di affido dei cani, arrivate pare a quota 15000 tra le associazioni animaliste, al momento non possono essere prese in considerazione.
FONTE:
Green Hill: scoperti 100 cani nelle celle frigorifere
Nell'allevamento di Green Hill, gli inquirenti hanno scoperto un centinaio di corpi di beagle in alcune celle frigorifere. Bisognerà capire come sono morti i cani e per quale motivo venivano conservati nell'allevamento di Montichiari. Circa quattrocento cuccioli era sprovvisti di microchip. Sono le prime, importanti irregolarità, messe in luce grazie all'ispezione con sequestro probatorio, disposto mercoledì 18 luglio a Green Hill, l'allevamento di beagle destinati alla sperimentazione animale.
Il sospetto è che non tutti i beagle siano usati esclusivamente per la sperimentazione scientifica e farmacologica, ma che alcuni servano per testare prodotti cosmetici. Accusa che ovviamente Green Hill definisce "priva di ogni fondamento".
Il procuratore aggiunto Sandro Raimondi e il sostituto procuratore Ambrogio Cassiani stanno valutando anche l'ipotesi di reato di «uccisione di animali senza necessità», oltre al reato di maltrattamenti di animali, a carico dei 3 indagati, ossia l'amministratore unico, il direttore e il veterinario della struttura.
I beagle presenti dentro l'allevamento rimangono in custodia giudiziale della stessa Green Hill, del Comune di Montichiari e dell'Asl. La conseguenza, spiegano gli esponenti del "Coordinamento Fermiamo Green Hill" , è che nessun cane può per il momento uscire dall'allevamento. Quindi le richieste di affido dei cani, arrivate pare a quota 15000 tra le associazioni animaliste, al momento non possono essere prese in considerazione.
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