Favorevole.
Mi dispiace per voi, ma credete che negare la vita ad una cellula (perchè è questo che è) sia uccidere una persona? Sapete di quante cellule siamo costituiti? Se vogliamo metterla sul piano della scienza.
Credete davvero che sia meglio far nascere un bambino in una famiglia inesistente (magari con madre tredicenne e padre sconosciuto) che abortire?
Anche solo per la madre, una bambina, perchè una tredicenne è una bambina, può, secondo voi, sopportare un parto? Sapete che il corpo umano oltre un certo limite collassa? Salvate la vita ad una cellula e magari uccidete la madre. Ed è, secondo voi, una tredicenne, in grado di fare la madre a tempo pieno, privandosi della sua esistenza?
In questo caso di pone un altra questione, è prioritario salvare la vita della madre o del "figlio" (embrione)? In ognuno dei due casi, togliereste una vita, come dite voi.
Ma anche non fosse una tredicenne, e fosse una donna, che è stata violentata ed è rimasta incinta, voi vorreste avere un figlio che, ogni giorno, vi ricorda la violenza che avete subito? Riuscireste a donargli l'amore necessario, per farlo crescere realmente bene, sopprimendo il vostro disgusto ed odio?
O magari, tiriamolo più sul personale, così magari vi rendete meglio conto di ciò che dite, se la vostra ragazza fosse violentata, riuscireste a crescere il figlio di colui che ha abusato della vostra amata, senza farlo ricadere sul bambino?
No, ma ponetevele queste domande, prima di dire no all'aborto.
E' chiaro che, come in tutte le cose, non bisogna farne eccesso, ovvero bisogna prendere le dovute precauzioni, ma se per un qualunque motivo le precauzioni non bastassero, secondo voi, come potrebbe crescere un bambino che non è mai stato voluto?
Vorreste essere i figli di qualcuno che non vi ha mai voluto e leggerglielo ogni giorno negli occhi? Io non credo..