Ciao a tutti. Scusate se non dico il mio nome per riserbo. Mi sono iscritto a questo forum leggendo questa triste pagina, per poter chiarire le idee di alcuni riguardo la veridicità di ciò che sarebbe successo e sulle dinamiche.
Effettivamente una ragazzina è morta ieri a Canegrate. A quanto mi risulta, la poveretta, è scesa da un treno Regionale proveniente da Busto Arsizio. Dopodichè, dovendo attraversare la stazione, ha commesso l'imprudenza di non adoperare il sottopassaggio, ma di attraversare il binario a fianco, su cui i treni viaggiano ovviamente in senso opposto. Non si è accorta del sopraggiungere di una locomotiva isolata, normalmente utilizzata per traffico merci, tra l'Italia e la svizzera che non aveva fermata nella stazione di Canegrate. L'impatto è stato inevitabile, così come la sua morte.
I macchinisti della locomotiva isolata non hanno potuto fare nulla per salvarla, in quanto essa è sbucata all'improvviso dietro la coda del treno regionale su aveva viaggiato. Pur avendo tentato una manovra di frenatura rapida d'emergenza ed avendo fischiato, non c'è stato modo di salvarle la vita. Una locomotiva impiega centinaia di metri a fermarsi.
Non so se il ragazzo che ha aperto questa discussione sia effettivamente o meno il moroso di questa povera ragazzina, ma in ogni caso, questo incidente è effettivamente avvenuto e se volete porgere una preghiera per questa giovane vita, non andrà a vuoto. Se rivolgerete un pensiero alla sua famiglia, ai suoi amici, vi chiedo con il cuore di rivolgerlo anche ai due macchinisti. Che sono straziati dal dolore e dallo spavento. Hanno usato tutti i mezzi di cui disponevano per evitare la tragedia, e per quanto non abbiano colpe, il dispiacere li sta divorando. Sono ragazzi di molto poco più grandi di voi, che lavorano duro e sono seri, e gli è toccata una tragedia così grande proprio all'inizio della loro carriera.
Questa è la solo verità su ciò che è accaduto ieri. Come faccio a saperlo? I macchinisti sono miei amici e non solo, li conosco entrambi. E ho trovato questo forum proprio girando in internet per capire cosa fosse accaduto ai miei amici.
Vi ringrazio per l'attenzione. Non volevo che nascessero false verità e speculazioni su questa giovane vita spezzata e su quella segnata per sempre di due cari amici.
Scusate se non mi firmo col mio nome, ma è per il loro riserbo, non tanto per il mio.
Un ragazzo come tanti, 25 anni, macchinista di treni merci.