Il centrale, credo che prima o poi verrà F.Cannavaro..
Il regista, credo in Gargano !
La punta centrale, sono d'accordo !
Poco tempo fà, si parlava di Pazzini.. e anche altri..
Io però, darei fiducia a Denis, non lo farei fare la stessa fine di Calaiò !
Stare vicino a Lavezzi, non è facile..
Non sai mai cosa fà.. e vicino alla prima punta il Pocho NON C'E' MAI !
Infatti Reja lo sgrida sempre, ma credo che sia meglio così, farlo fare quello che vuole, anche perchè sà bene quello che fà!
L'unico problema, è che mette in difficolta il suo compagno d'attacco !
Denis usci per la lesione al polso e Zalayeta entro e subito c'è stato il triangolo tra lavezzi e zalayeta non so perche ma zalayeta mi da piu ispirazione
Si è vero !
Zalayeta rispetto a Denis, riesce a stare più fermo lì avanti..
Denis invece, si muove troppo !
Se si muove anche lui, lì avanti non c'è mai nessuno :
hehe.. -.- di testa è fortissimo .. ma si deve svegliare.. deve seguire l'azione.. insomma deve essere concreto..
bum! tira una polpetta in porta!!... nn guardare le mosche ..! >_>
xD è questo che reja gli dovrebbe dire ...
ah un'ultima cosa, reja gli deve ricordare sempre dove deve segnare.. perchè in milan-napoli era un pò confuso .. xD
Dopo dieci giorni di assenza, ha ripreso ad allenarsi con il gruppo il centrocampista azzurro Samuele Dalla Bona. Il mediano partenopeo ha disputato l'intero allenamento con il gruppo ed ha preso parte anche alla partitella in famiglia agli ordini di mister Reja.
Reja prova subito Lavezzi con Zalayeta
Dopo la squalifica contro il Cagliari, torna a disposizione di Reja la punta Marcelo Zalayeta. Il tecnico partenopeo, a Castelvolturno, ha subito provato l'uruguaiano in coppia con Lavezzi. Proprio da uno scambio tra i due, con la zampata finale del Panteron, è nato il gol che ha deciso la partitella in famiglia.
Mannini sulla sinistra. Il Panterone in vantaggio per una maglia contro l'Inter.
Nonostante qualche dolorino per la contusione alla tibia rimediata a Bergamo, Marcelo Zalayeta si è allenato insieme coi compagni. L'attaccante dovrebbe essere favorito nel ballottaggio con Denis per un posto da titolare, domenica a San Siro. Per quanto riguarda la fascia sinistra, è scontata la riconferma di Daniele Mannini (fra oggi e domani si saprà della sentenza del Tas), tra i migliori contro il Cagliari. A lui, toccherà il compito più arduo, provare a contenere le incursioni di Maicon, un vero e proprio fulmine sulla fascia destra.
Napoli, occhi su Costanzo
Nel match di Champions League di stasera, tra Basilea e Shakhtar Donetsk, ci saranno spettatori d'eccezione sugli spalti: gli osservatori del Napoli, presenti per valutare le qualità del portiere del Basilea, Franco Costanzo (28). I partenopei, infatti, potrebbero sondare il terreno per il portiere argentino per la prossima stagione.
Questo perchè l'anno prossimo Iezzo avrà 36 anni e Navarro viene considerato ancora troppo acerbo per un posto da titolare. Costanzo, quindi, garantirebbe la giusta dose di esperienza, anche a livello europeo, e qualità e sarebbe il sostituto ideale di Navarro, nel caso in cui quest'ultimo dovesse deludere le aspettative in lui riposte.
Del Piero, De Rossi, Ibra, Kakà, Pirlo e Mutu: le nomination per l'Oscar 2008
Del Piero, De Rossi, Pirlo, Ibrahimovic, Kakà e Mutu: saranno loro a contendersi quest'anno l'Oscar dell'Aic per il miglior calciatore della stagione scorsa. I premi verranno assegnati il 19 gennaio all'Auditorium di Milano. La manifestazione premia ogni anno i migliori esponenti del calcio italiano, divisi in otto categorie con tre candidati ciascuna, riferite alla stagione 2007/2008. Le nomination sono state elaborate conteggiando i voti assegnati dagli stessi calciatori durante i ritiri estivi.
Categorie e nomination:
Miglior allenatore: Ancelotti, Prandelli, Spalletti;
Miglior arbitro: Morganti, Rosetti, Saccani;
Miglior portiere: Buffon, Frey, Julio Cesar;
Miglior giovane: Balotelli, Giovinco, Hamsik;
Migliore difensore: Chiellini, Mexes, Nesta;
Migliore calciatore italiano: Del Piero, De Rossi, Pirlo;
Migliore calciatore straniero: Ibrahimovic, Kakà e Mutu.
Miglior giocatore assoluto: verrà scelto tra i vincitori delle categorie Miglior calciatore italiano e Migliore straniero.
Il Napoli in cerca di se stesso
Lato luminoso della medaglia: il Napoli è terzo in classifica, ha sei punti in più di un anno fa, è stabilmente in zona Champions dopo tredici gare di campionato, il gruppo è cresciuto tecnicamente e come valore di mercato, oltre ad avere margini di miglioramento ulteriore.
Lato buio della stessa medaglia: da quattro partite a questa parte il Napoli non è più lo stesso di prima, ha perso e pareggiato tre partite dal 42’ al 50’ del secondo tempo (Milan, Atalanta e Cagliari), ha incassato cinque gol in due partite a conferma del calo di tensione di tutta la squadra e poi le gratificazioni personali hanno fatto perdere un po’ di quella concentrazione che aveva favorito l’improvvisa escalation.
I CORRETTIVI. Applausi al Napoli, strabiliante fino a questo momento. Un’intera popolazione di tifosi non crede ai propri occhi, sogna in grande, si vede prossimamente sui campi della Champions, dimenticando che mancano ancora venticinque partite al termine del campionato.
Evidenziare l’appannamento del gruppo non significa demolire quanto di buono è stato fatto fino a questo momento, al contrario, la segnalazione dei guasti rappresenta il miglior modo per sistemare le cose che girano male.
Reja: «Napoli, ci vuole umiltà »
Un invito a riflettere. Un richiamo affettuoso più che una strigliata. A Reja bastano pochi minuti (venti) per spiegare al gruppo, radunato al centro del campo, che è giunto il momento di smetterla con certe ingenuità: gol incassati nei minuti finali (con il Milan ed il Cagliari), espulsioni banali a gara in corso (quattro in tredici gare), smarrimento delle posizioni in campo.
'Ragazzi, niente da dire sul piano dell'impegno individuale ma d'ora in poi cerchiamo di prestare un pò di attenzione in più a quello che si fa in campo' . Pausa. Reja, incurante della pioggia, prosegue: 'Sbagliamo ancora cose elementari, non è possibile. Se vogliamo crescere, bisogna tenere gli occhi sempre aperti e rispettare tutti le consegne. Non accetto più cali di tensione e che ognuno giochi per conto suo. La nostra forza, finora, è stata l'umiltà e la coesione del gruppo, occorre ritrovarle in fretta e non gettare al vento punti preziosi' . Altra pausa. Poi, il monito finale: 'Adesso prepariamoci a questa settimana di lavoro con la testa giusta perchè siamo attesi da una sfida stimolante. Con l'Inter voglio vedere il Napoli concreto e frizzante delle prime giornate, intesi? Ora andiamo ad allenarci'.
Mourinho: la velocità e «Pocho», le armi in più
I giganti dell'Inter sono tutti lì, San Siro scenario forse poco ideale per un Napoli che deve riscattare il pareggio-beffa contro il Cagliari di domenica scorsa.
Lavezzi, però, era stato chiaro. Parole da leader, le sue: «Siamo stati sfortunati, ora però bisogna vincere la prossima».
La prossima si chiama Inter, il suo duello a distanza si consumerà con la stella svedese Ibrahimovic in una sfida che si preannuncia difficile ma avvincente. Non ci sarà spazio per i cali di concentrazione o quelli di tensione. Nè degli ultimi minuti, nè dei primi. La squadra di Reja dovrà giocare la partita della vita, a viso aperto e soprattutto con gli uomini più in forma. Sarà chiamato a scelte difficili, il tecnico friulano. In tutte le zone del campo. Il Napoli, sulla carta, ha una sola arma in più della formazione di Mourinho: la velocità.
L'aggressione degli spazi e le ripartenze spedite potrebbero rivelarsi fondamentali durante i novanta minuti. Contro la fisicità di campioni riconosciuti tali in tutto il mondo. Campioni che hanno un monte ingaggi per il club di Moratti di centoventi milioni. Quattro volte quello di Aurelio De Laurentiis (trenta milioni). Squadra da venti nazionali contro i sei del Napoli, società con un palmares da brividi rispetto a quello del club azzurro. Il confronto sulla carta è impari, soprattutto considerando la potenza fisica dei centrocampisti.
Complicato anche individuare una formazione titolare, il tecnico nerazzurro ha in rosa tre squadre. Qualunque siano le scelte di domenica contro il Napoli, ci sarà comunque una differenza fisica tra i giocatori piuttosto evidente. Quasi quattro centimetri in altezza a favore dell'Inter, sei chili in più di peso. Giganti, appunto. Contro i quali il Napoli utilizzerà le sue armi, quelle di squadra abituata ad uscire a testa alta nei confronti contro le big, di formazione terza in classifica e con una solidità riconosciuta sin dall'inizio del campionato.
Pia' puo' finire a Brescia nell'affare Nsereko
Che il Napoli, che peraltro ha una corsia preferenziale con il Brescia, sia interessato al 18enne centrocampista del Brescia Savio Nsereko ormai non è un mistero per nessuno. La cifra necessaria per strappare alle rondinelle il suo gioiellino, secondo quanto riporta "Tuttosport" quest'oggi, si aggirerebbe attorno ai 7 milioni di euro, ma a parziale contropartita potrebbe essere inserito nell'affare Inacio Pià, che sembrerebbe essere gradito al tecnico bresciano Sonetti.
Rocchi e De Silvestri rompono con Delio Rossi, il Napoli puo' approfittarne
E' oramai di dominio pubblico la rottura tra il tecnico dellla Lazio Delio Rossi e i suoi giocatori Rocchi e De Silvestri. Secondo l'edizione odierna de "Il Mattino", il Napoli potrebbe approfittare di questa situazione di malcontento e portare, se risulterà possibile, all'ombra del Vesuvio i due forti calciatori biancocelesti.
Napoli sulle tracce del 19enne difensore dell'Ascoli Bellusci
Il sempre attento ai giovani promettenti Marino avrebbe messo i suoi 007 alle calcagne di Giuseppe Bellusci, il 19 enne centrale difensivo dell'Ascoli. Di Bellusci si parla già un gran bene e potrebbe essere lui la prossima scoperta del "diabolico" dg del Napoli.
L'agente di Ibrahimovic: 'Quando Zlatan mi disse: portami a Napoli'
Ibrahimovic è il fenomeno dell’Inter e il giocatore più pagato d’Europa: 11 milioni di euro all’anno. Ma anche uno come lui ha un rimpianto: non aver indossato la maglia azzurra. «Quante volte mi ha detto: Mino, portami a Napoli». La rivelazione è di Carmine Raiola, detto Mino, 41 anni, campano di Angri - come riferisce "Il Mattino" -. È il grande capo della Sportman, sede a Montecarlo e uffici di rappresentanza in Brasile, Olanda e Repubblica Ceca.
È il procuratore dei fuoriclasse: tra i suoi assistiti Ibrahimovic e Nedved. «Come nasce la passione di Zlatan per Napoli? Ha giocato una sola volta al San Paolo, tre anni e mezzo fa, quando Ciro Ferrara diede l’addio al calcio. È stato conquistato dallo stadio e dalla passione della gente: ha il cuore caldo ed ecco perché crede che quella sia la piazza ideale».
Ma sarebbe possibile vedere Ibra, un fenomeno super pagato, nel Napoli? Sorride Raiola: «Solo Ibrahimovic può portar via Ibrahimovic dall’Inter». Raiola, appena rientrato da una missione in Brasile, sarà domenica al Meazza. Con il cuore diviso a metà. Perché Ibra sfida la squadra per cui tifa la famiglia del manager. «Papà, tornato anni fa in Campania, ha una grande passione per il Napoli: partiva spesso dall’Olanda per seguirlo nelle trasferte al Nord».
A due anni il piccolo Mino con il padre Mario e la madre Annunziata Cannavacciuolo emigrò ad Haarlem, dove i suoi aprirono un ristorante. «C’era anche zio Antonio, che aveva nel portafoglio la foto di Maradona e non quella dei figli: quanti litigi con gli olandesi per il calcio e per il Napoli, a volte li sbatteva fuori dal locale». La famiglia ha lavorato bene, creando una catena nel settore della ristorazione, però Mino si è dedicato al calcio.
«Giocavo bene, mi chiamavano il piccolo Rivera... A 21 anni mi infortunai, abbandonai gli studi in giurisprudenza e diventai dirigente dell’Haarlem. Non c’erano internet e la parabola, seguivo il calcio italiano con tutti i mezzi possibili: la Gazzetta arrivava ogni due giorni, mi facevo spedire le videocassette delle partite con i camion che trasportavano pomodori e mozzarelle in Olanda.
Poi, da dirigente e da tifoso del Napoli, proposi un affare a Ferlaino: se fosse entrato nell’Haarlem, avrebbe potuto acquistare a prezzi molto bassi i più importanti giocatori olandesi, grazie a una particolare norma del regolamento federale. Niente da fare. Anni dopo, nel 1992, l’ingegnere si interessò a Bergkamp: la trattativa non andò avanti. Da ragazzo ero tifoso del Napoli, ma la passione un po’ si affievolì per tante promesse non mantenute», spiega Raiola, che parla nove lingue.
Si definisce «campano orgoglioso» il manager dei campioni ricchi. «Nedved era il più pagato in Italia già ai tempi della Lazio, ma non è questo che a me interessa. Ai calciatori ho sempre detto: pensate a giocare, per i contratti ci sono io». Raiola ha conosciuto Ibrahimovic quando aveva 18 anni ed era un talento dell’Ajax. «Non gli giravo intorno. Sapeva che ero l’agente di Maxwell e mi chiese di rappresentarlo.
Tra noi c’è un rapporto straordinario. Fortunato ad essere il procuratore di Ibra? Ogni giocatore ha il procuratore che merita», dice Mino. Per un breve periodo ha assistito un campione del Napoli. «Hamsik, poi lasciai perdere per un problema con Corioni, il presidente del Brescia. È fortissimo, quel ragazzo: quante volte l’ho suggerito alla Juve e all’Inter». Con Marino pochi rapporti. «Segue la sua strategia, rivolta al mercato sudamericano. Da campano sono felice che il Napoli sia tornato al vertice.
Fare calcio al Sud è difficile: se la società fosse al Nord, sarebbe grande come Real Madrid o Manchester United». Domenica Ibra contro il Napoli. «Papà Mario, che faceva anche quindici ore d’auto da Haarlem a Brescia o Milano per gli azzurri, avrà il cuore in gola. E mio figlio Mario jr, juventino doc, tiferà stavolta per Ibra: un dispetto al nonno».
Lunedi' Iezzo diventa ambasciatore dello sport
Lunedì prossimo alle 15 il portiere del Napoli Gennaro Iezzo sarà investito della prestigiosa qualifica di Ambasciatore dell'Etica sportiva, titolo che viene assegnato dal Movimento per l'Etica e la Cultura dello Sport agli atleti che si sono particolarmente distinti per comportamenti all'insegna del fair play.
Un nuovo tormentone a Napoli: la canzone per Lavezzi. E' stata mandata in onda oggi per la prima volta da Radio Kiss Kiss Napoli ed è già diventata un vero e proprio cult. L'autore è Luca Sepe, che ha riadattato l'ultimo grande successo di Giusy Ferreri "Novembre", ed è un vero e proprio tributo al Pocho, ormai diventato l'idolo incontrastato dei tifosi del Napoli.
Caso Mannini, avv. Ghirardi: "la decisione potrebbe slittare a gennaio"
Sembra non esserci fine al caso Mannini. Il 28 novembre, infatti, scadrebbe il termine per il deposito del lodo arbitrale, nel quale si conoscerà il futuro del calciatore del Napoli e di quello del Brescia, Davide Possanzini. La Wada, com'è noto, ha chiesto per entrambi una squalifica di due anni in relazione al loro ritardo nell'espletamento della procedura antidoping dopo la gara Brescia-Chievo del 1 dicembre 2007.
Il lodo arbitrale, però, potrebbe non essere depositato, ma è probabile che slitti a fine dicembre o al massimo al 5 gennaio, termine ultimo del deposito di un altro lodo, relativo però al calciatore del Cittadella, Niccolò Cherubin, sotto 'accusa' per la gara Reggina-Livorno del 31 ottobre 2007, quando era un tesserato della formazione calabrese.
'E' una sensazione epidermica - ammette a Radio Kiss Kiss Napoli l'avvocato di Mannini, Possanzini e dello stesso Cherubin, Carlo Ghirardi - perchè non ho avuto comunicazioni ufficiali. Il Tas di Losanna potrebbe anche pensare di unire i due collegi arbitrali, che sono pressochè identici dal punto di vista procedurale e processuale. L'arbitro della Wada, Quentin Byrne Sutton è peraltro comune ai due casi, dunque la decisione definitiva sul futuro di Mannini e Possanzini potrebbe anche slittare al 5 gennaio, termine ultimo del deposito del lodo arbitrale relativo al caso Cherubin'. Il 28 novembre, dunque, non verrà depositato alcun lodo? 'Credo di no - continua Ghirardi - Le decisioni saranno comunicate congiuntamente al sottoscritto ed all'avvocato Mattia Grassani'.
Cosmi: "Santacroce e' il futuro della nazionale, Hamsik puo' diventare il piu' forte centrocampista del mondo"
L'ex tecnico del Brescia Serse Cosmi, è intervenuto a 'Radio Goal' rilasciando alcune dichiarazioni: 'L'Inter è in un momento positivo e domenica contro il Napoli mi sembra favorita. Il calcio, però, è pieno di sorprese, dunque credo che gli azzurri prepareranno la sfida di San Siro nel migliore dei modi, convinti della forza dei nerazzurri ma anche della possibilità di fare risultato.
Santacroce? L'ho allenato a Brescia e, a differenza di Hamsyk, è più esuberante ed emotivo. Marek ha sempre giocato con la personalità di un veterano, mentre Fabiano mi sembra più vulnerabile, magari più 'napoletano' dello slovacco, nel bene e nel male.
Santacroce, ad ogni modo, per meriti suoi e per l'evidente carenza di difensori nel campionato italiano, sarà uno dei pilastri della Nazionale futura. In questo momento forse sta pagando la sua inesperienza ad una piazza come Napoli, che ha aspettative enormi nei confronti dei propri calciatori.
Hamsyk, invece, non mi sorprende affatto. Ho sempre detto che Marino aveva acquistato un campione. La cosa che non mi aspettavo di lui è la continuità, non tanto al primo anno in serie A, quanto invece in questa stagione, da sempre la più difficile per un giovane giocatore. Marek è uno dei più bravi giovani centrocampisti d'Europa.
Lo dimostrano i numeri. Deve forse migliorare nella partecipazione alla manovra della squadra, in alcuni momenti della partita dovrebbe essere più razionale e metodico ed essere partecipe della costruzione del gioco. Quando lo farà, diventerà ancora più grande. Hamsyk è in grado di fare tutto, ma ha appena vent'anni ed è anche normale dover aspettare la sua completa maturazione tattica'.
O.o Oddio.. ma chè sta nuova canzone di Lavezzi..? O.o